26, Aprile, 2024

Poggio alla Croce, vicenda migranti, “Disponibili all’accoglienza ma serve più chiarezza”

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I sindaci di Figline Incisa e di Greve in Chianti hanno incontrato la cooperativa Cristoforo di Pontassieve e nella prima settimana di aprile organizzeranno un incontro con la Prefettura e i cittadini

“Le nostre sono città che hanno sempre dimostrato piena disponibilità all’accoglienza, ma per garantire una piena integrazione serve più chiarezza sull’intero percorso”. Con queste parole i sindaci di Figline Incisa, Giulia Mugnai, e di Greve in Chianti, Paolo Sottani, hanno commentato la notizia del possibile arrivo nella frazione di Poggio alla Croce, divisa tra i due comuni, di 30 migranti che dovrebbero essere ospitati presso Villa Viviana, appena ristrutturata, di proprietà privata.

I due sindaci e gli assessori competenti, fino a questo momento non avvisati dalla Prefettura, hanno incontrato la cooperativa Cristoforo di Pontassieve che dovrebbe occuparsi dei miranti per approfondire tempistica e modalità di arrivo, ma anche per definire il tipo di attività che svolgeranno nel caso in cui siano ospitati al Poggio alla Croce.

La notizia ha sollevato polemiche tra i 150 abitanti della frazione che si sono mobilitati in due comitati, uno del 'si' e l'altro del 'no', organizzando anche una raccolta di firme.

I sindaci Mugnai e Sottani, che hanno appreso dell'iniziativa di sabato 18 marzo, organizzata dal parroco insieme all'SMS in piazza del Giaggiolo alle 15.00, senza ricevere alcun invito, stanno organizzando un nuovo incontro per la prima settimana di aprile con la partecipazione della Prefettura e della cooperativa.

“Ci sono ancora molti aspetti da definire, di natura burocratica ma soprattutto in termini di progettualità e sostenibilità – hanno spiegato i due sindaci – Numeri così importanti di migranti in una frazione con poche centinaia di residenti e dalle caratteristiche logistiche particolari, rischiano di alterare l’equilibrio delle comunità e non garantiscono le migliori condizioni per l’accoglienza. Stiamo lavorando per fare chiarezza e individuare le soluzioni più opportune affinché non si vada a modificare il clima di coesione e solidarietà che ha sempre caratterizzato la frazione del Poggio alla Croce. Siamo certi che la Prefettura vorrà ascoltare le richieste di istituzioni e cittadini per costruire progetti veri di accoglienza”.

L'assessore Ottavia Meazzini: "Ci siamo mossi per capire. Queste vicende sono esclusivamente gestite dalla Prefettura che emana bandi e chiede ai privati di mettere a disposizione immobili. Noi abbiamo appreso la notizia solo dai cittadini e questo ci ha molto rammaricati. Abbiamo contattato la Prefettura ma ancora non ci ha dato certezze. Abbiamo avuto un incontro con la cooperativa che probabilmente gestirà il gruppo e abbiamo chiesto chiarimenti. Siamo a favore dell'accoglienza ma se ci sono le condizioni giuste. Poggio alla Croce è una frazione piccola, con pochi residenti e molta coesa. Bene l'accoglienza ma a condizioni particolari. Abbiamo chiesto che i cittadini vengano ascoltati e gli vengano fornite informazioni chiare".

 

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