26, Aprile, 2024

Bekaert, le reazioni dei sindacati. Fim: “Una possibilità concreta, ma serve tempo”. Fiom: “Proposta insufficiente”

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Per Fim e Cisl parlano Beccastrini e Franchi: “C’è una possibilità concreta, ma serve tempo per dargli gambe. Non accetteremo che i lavoratori vengano licenziati prima”. Per la Fiom le dichiarazioni di Calosi e Re David: “Non è accettabile esser messi di nuovo nella condizione di fare trattativa con la pistola dei licenziamenti puntata alla testa”

Arrivano le prime dichiarazioni dei rappresentanti sindacali sul tavolo che si è tenuto questa mattina al Ministero per Bekaert. Tra prudente apprezzamento dei passi avanti compiuti e preoccupazione per i tempi troppo stretti, ancora. 

Per la Fim Cisl parlano il segretario generale Toscana Alessandro Beccastrini e il segretario generale aggiunto Cisl Firenze-Prato Fabio Franchi. "Stamani è stato fatto un passo in avanti; c’è una possibilità concreta, ma è necessario dargli effettiva sostanza e fattibilità e va fatto nei tempi giusti; e se non bastano i due mesi rimasti di cassa integrazione bisogna trovare il tempo per concretizzarla. Di certo non accetteremo che i lavoratori vengano licenziati. Rispetto all’ultimo incontro – aggiungono Beccastrini e Franchi – abbiamo fatto un passo in avanti: il piano di Trafilerie Meridionali è stato valutato convincente dal governo e da Invitalia; Invitalia si è detta disponibile a entrare nel capitale del nuovo soggetto che dovrebbe nascere; anche alcuni produttori di acciaio si sono detti disponibili a valutare la partecipazione al progetto come partner industriali. Certo il tempo è un fattore fondamentale e, se non ci fosse la proroga degli ammortizzatori, il tempo bisognerà in qualche modo farselo dare da Bekaert. L’ipotesi della cooperativa è stata affrontata, ma non valutata nel merito, perché secondo il ministero mancavano una serie di elementi e di dati", concludono gli esponenti della Fim Cisl. 

Per la Fiom Cgil parlano la segretaria nazionale Francesca Re David e il segretario provinciale Daniele Calosi: "Allo stato delle cose – ha detto Re David – ci è stata presentata una proposta che non è sufficiente. Per il momento l'unico elemento positivo è che Bekaert finalmente rimette in discussione la possibilità di produrre steelcord in quel sito produttivo, che era una nostra richiesta fin dall'inizio. Ma è difficile fare trattative con i licenziamenti sulla testa. Vedremo a novembre i dettagli del piano, ma sia chiara una cosa: non accetteremo accordi in cui i lavoratori perdano dei diritti". A due mesi dalla scadenza della cassa – ha aggiunto Calosi – ci troviamo davanti a due sole proposte di cui una frutto di alcuni lavoratori. Chiediamo la proroga degli ammortizzatori sociali. Entro la fine dell’anno, in soli due mesi, non siamo in grado di valutare la solidità della proposta di Trafilerie Meridionali e del suo partner, peraltro sconosciuto. Ad oggi non è stato neanche ipotizzato un numero di lavoratori che saranno ricollocati. Forse perché dipende da quanti soldi pubblici potranno arrivare? Ma con quali garanzie occupazionali? Non è accettabile esser messi di nuovo nella condizione di fare trattativa con la pistola dei licenziamenti puntata alla testa". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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