27, Aprile, 2024

Ambito turistico, già ottime le premesse. Anci: “La Toscana dovrebbe prendere esempio dal vostro lavoro”

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A San Giovanni, a palazzo d’Arnolfo, è stato illustrato il work in progress dell’ambito turistico Valdarno con svariati interventi. Grande soddisfazione per i primi risultati mentre si guarda già al 2020 come un anno di considerevoli cambiamenti

"State facendo un grande lavoro, se tutta la Toscana prendesse spunto da voi saremmo già ad un buon punto": è con queste parole che Simone Gheri, direttore di Anci Toscana, ha commentato i primi passi svolti dall'ambito turistico Valdarno, definendoli molto promettenti. Nella mattinata di ieri, a palazzo d'Arnolfo a San Giovanni, sono stati mostrati il logo, la brochure e i reportage di video ed immagini che rappresenteranno il Valdarno; i tavoli operativi sul wedding tourism, il turismo slow, il turismo enogastronomico, ed in più, sono state illustrate tutte quelle azioni future che comporranno l'organizzazione, le strategie e l'accoglienza turistica della vallata.

 

 

Presenti i rappresentanti degli otto territori facenti parte dell'ambito, tra cui la sindaca di San Giovanni, Valentina Vadi, e il sindaco di Bucine, comune capofila dell'ambito, Nicola Benini. "Gestione associata del sistema, credo sia questa la forza dell'ambito – ha detto Vadi – una grande opportunità per il nostro Valdarno, una forza che ci permette di sviluppare le nostre potenzialità turistiche. Un progetto su cui dobbiamo essere i primi a credere e investire". "Ringrazio tutti i comuni presenti, uniti insieme dalla stessa parte – ha affermato Benini – la strada sarà lunga, i primi incarichi sono stati assegnati ed abbiamo già iniziato a raccogliere materiale su esperienze e prodotti del nostro territorio per promuovere il Valdarno. Le tappe saranno serrate ma necessarie per dare segnali concreti a tutti gli operatori, così che il Valdarno diventi una destinazione turistica." 

 

 

"I cambiamenti negli ultimi 10-15 anni del settore turistico sono stati colossali – ha affermato nel suo intervento Stefano Romagnoli di Regione Toscana – i voli low cost, Airbnb, la rivoluzione digitale hanno portato una serie di sconvolgimenti nel modo di fare turismo. La scelta della Toscana è stata di costituire gli ambiti, il cui compito è quello di organizzare il livello di accoglienza e informazione turistica, aumentando la percezione di soddisfazione del turista, e sopperire ad una carenza strutturale del sistema toscano, che è quella dell'organizzazione del prodotto turistico. La Regione sostiene e sosterrà il vostro percorso mettendovi a disposizione tutti gli strumenti necessari e invitandovi a seguire la strada dei tavoli di lavoro, della sinergia tra pubblico, privato e cittadino, prendendo coscienza di quali siano i fenomeni del territorio su cui puntare."

L'incontro è proseguito con la presentazione di un breve video sul Valdarno: una raccolta di immagini che narrano esperienze, prodotti e vita quotidiana del territorio realizzato da Nedo Baglioni, che ha precisato: "Vogliamo raccontare a tutto tondo il Valdarno, staccandoci un po' da identità e campanilismi, riconoscendo la bellezza e la bontà dei progetti, concentrandosi sulle esperienze così da fare fronte comune e attirare persone."

 

 

Svelati anche il logo e la brochure dell'ambito turistico. "Un'operazione volta alla costruzione di una vera e propria identità del Valdarno – ha detto Chiara Galli, dello studio LCD – partendo dal logo, realizzato con l'obiettivo di trasmettere qualcosa che accomunasse tutti i comuni valdarnesi, per poi proseguire con l'aggiunta di tutti quei contenuti caratterizzanti che vedremo sul sito internet, passando dalle bellezze storico-artistiche del territorio, ai piatti tipici e così via."

 

 

Affrontato anche il capitolo dei social media, "non solo strumento di conversione diretta, ma supporto fondamentale per la considerazione", secondo Matteo Pogliani, di Open Box. E poi si è parlato dei tavoli operativi del wedding tourism, il turismo slow e l'enogastronomia istituiti per l'ambito Valdarno. A cura di Sonia Pallai, del Centro studi turistici, è stata sottolineata l'importanza di questi progetti dal punto di vista dello sviluppo economico e turistico. "Il lavoro dei tavoli – ha detto Pallai – sarà di raccogliere spunti, idee e criticità da chi lavora nel settore per migliorarne l'offerta, ma anche quello di aumentare la consapevolezza dell'indispensabile collaborazione tra pubblico e privato, partendo dall'analisi dell'offerta fino alla costruzione del prodotto."

 

 

"Questo ambito è molto avanti per la gestione del lavoro sull'accoglienza turistica – ha commentato Simone Gheri di Anci Toscana – dobbiamo però far comprendere ai cittadini e agli operatori quanto questo sia un asset fondamentale per il territorio. Un visitatore ben accolto rappresenta un vantaggio competitivo per un ambito facendo sì che esso diventi il primo promoter della destinazione. Dovremmo lavorare di più sulla cultura dell'ospitalità e penso che il Valdarno possa essere un buon luogo di partenza per un'iniziativa che coinvolga operatori, amministrazioni e cittadini su spunti di riflessione riguardanti l'ospitalità, soprattutto dopo il vostro grande lavoro, che tutta la Toscana dovrebbe prendere come spunto."

 

 

L'incontro si è concluso con l'intervento di Alessandro Tortelli, direttore del Centro Studi Turistici, che ha elogiato l'ambito turistico per aver raggiunto ottimi risultati, soprattutto in fatto di progetti, tavoli di lavoro e mobilità, ma anche sul buon punto raggiunto dalla parte politica, la parte tecnica degli uffici comunali e la parte consultiva sull'offerta turistica. Tortelli ha poi esortato ad istituire una governance dove sia presente anche chi realizza le azioni e l'offerta turistica: "L'unico tassello che dobbiamo chiudere è quello relativo all'organizzazione dell'offerta."

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