23, Novembre, 2024

Amministrative: conclusi i confronti delle Categorie economiche con i candidati sindaci del Valdarno aretino

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Si sono conclusi ieri, con le ultime due tappe a Terranuova e a Cavriglia, gli incontri che le Categorie economiche del Valdarno aretino hanno avuto con i candidati sindaci di tutti i sei comuni che andranno al voto l’8 e 9 giugno prossimi.

Nell’occasione i rappresentanti delle Categorie economiche hanno presentato una serie di richieste e proposte. “Per il Comitato delle categorie economiche del Valdarno si tratta di una fondamentale occasione per attivare un confronto che dovrà rimanere stabile ed efficiente per i prossimi 5 anni”, hanno spiegato il Portavoce (Federica Vannelli) e i Presidenti di CNA (Paolo Pernici), Confartigianato (Daniele Beligni), Confindustria (Daniele Gualdani), Confapi (Carlo Cioni), Confcommercio (Federica Vannelli e Paolo Mantovani) e Confesercenti (Simona Ferrini).

“I problemi con i quali ci confrontiamo – hanno sottolineato incontrando i candidati – sono in larga parte di dimensione sovracomunale e pertanto presuppongono risposte dello stesso ordine di grandezza. Già da tempo sollecitiamo l’armonizzazione degli strumenti amministrativi, dei regolamenti e dei tributi locali della vallata, così come la razionalizzazione nella gestione dei servizi di pubblica utilità”.

CNA, Confartigianato, Confindustria, Confapi, Confcommercio e Confesercenti hanno quindi presentato un documento ai candidati a Sindaco del Comuni di Bucine, San Giovanni, Loro Ciuffenna e Castelfranco Piandiscò, Terranuova e Cavriglia. Tra le richieste principali, il contenimento della pressione fiscale e sostegno alle imprese, viabilità e infrastrutture, sicurezza, nuove politiche per i centri storici e turismo, politica condivisa per lo sviluppo del Valdarno.

Quest’ultimo rappresenta il cardine della proposta: “Sarebbe un esempio di moderna cultura urbana e darebbe una spinta innovativa alla crescita competitiva della vallata. Piena adesione, quindi, ad un percorso in grado di far dialogare soggetti pubblici e privati e di mettere in rete politiche, interessi e obiettivi per definire il ruolo e le potenzialità del territorio e far si che ciascuno assuma responsabilità e impegni concreti, come è avvenuto per la costituzione dell’Ambito Turistico del Valdarno. Siamo convinti che un più razionale disegno istituzionale possa restituire fiducia anche alla voglia di intraprendere”. Per quanto riguarda la pressione fiscale, è stato chiesto di “contenere al livello più basso possibile il prelievo per i tributi locali in un periodo economico difficile. Inoltre, abbiamo sollecitato la riduzione degli oneri di urbanizzazione e suolo pubblico per quegli imprenditori che intendono realizzare una nuova azienda o ampliare quella esistente. Crediamo che sia assolutamente indispensabile programmare la realizzazione di infrastrutture per incentivare l’economia.”

Dalle categorie è arrivato anche un altro monito importante: “Di questo passo, in pochi anni cambierà la fisionomia dei nostri centri storici. Il commercio con il Covid potrebbe aver subìto un colpo devastante. Ora più che mai bisogna incentivare le attività che vogliono aprire o le attività esistenti che vogliono ristrutturare, ammodernare o rinnovare attraverso l’abbattimento degli oneri di urbanizzazione e del canone unico, ma anche utilizzando bandi specifici che diano alle attività contributi a fondo perduto. È necessario riportare nei centri storici anche attività artigianali, di servizi, direzionali, agevolando i cambi di destinazione d’uso dei locali esistenti. Il turismo, vista la crescita importante di presenze nel nostro territorio, può essere un volano di crescita, ma è necessario ripensarlo con una nuova strategia poiché deve diventare sempre più circuito virtuoso per l’intero territorio. Chiediamo di pensare il Valdarno e le sue funzioni in chiave unica e turistica puntando sulla valorizzazione coordinata e sistemica delle nostre specificità che vanno fatte conoscere maggiormente”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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