08, Novembre, 2025

San Giovanni Civica, “Il PD non riuscirà ad imporci il silenzio sulla malagestione dei servizi scolastici”

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San Giovanni civica e i servizi scolastici

“L’attenzione ai servizi scolastici deve essere per una comunità una priorità.
Le famiglie devono ricevere servizi efficienti ed allo stesso tempo non troppo onerosi. A tal proposito abbiamo presentato durante il Consiglio Comunale del 25 settembre una interrogazione molto dettagliata volta a capire le ragioni dell’aumento da  100 a  250 euro annui del servizio pre scuola. Un aumento spropositato sul quale, tra l’altro, abbiamo richiesto eventuali relazioni tecniche/economiche che giustifichino un salasso di tale portata per le famiglie. Ricordiamo che mentre in alcuni comuni limitrofi il servizio è gratuito a San Giovanni viene richiesto un aumento addirittura del 150%! E oltre il danno la beffa: il pagamento richiesto non può essere neppure rateizzato. Di fronte a tutto questo, la (non-)risposta da parte del Sindaco Vadi è stata sconcertante, in quanto ha spiegato che al momento non era in grado di dare risposta al Consiglio su tutti i nostri interrogativi. E quindi ha preso tempo: intanto però le famiglie devono pagare (chi può), e subito. Molti hanno rinunciato con non pochi disagi”.

“Un’ulteriore servizio scolastico molto importante è dato dalla mensa scolastica. Sempre nello stesso Consiglio è stato presentato dalla Giunta Vadi lo schema di convezione con il Comune di Cavriglia che ha visto il nostro voto contrario, che purtroppo non ci è stato permesso di motivare visto che il Presidente Martellini ha permesso alla Sindaca Vadi di urlare e interrompere ben due volte la consigliera Camiciottoli in dichiarazione di voto. A nostro avviso il rinnovo della convenzione con il comune di Cavriglia poteva essere occasione per affrontare diversamente l’argomento della mensa scolastica, che ha costituito negli anni motivo di ben documentate lamentele da parte degli utenti e delle famiglie.
Proporre ancora il modello a 3 tempi preparazione/trasporto/sporzionamento dei cibi aumenta e non riduce il rischio di malfunzionamento e di certo non riduce i costi. Molti disservizi si sono già verificati, come ritardi nell’orario di mangiare”.

“Perché quindi non predisporre un bando per abbreviare la filiera e trovare un aggiudicatario che garantisca tutto il percorso? Inoltre non si capisce perché il Comune capofila debba essere sempre lo stesso per dialogare. Ci chiediamo infine come sia possibile che la stessa pietanza che esce da Bomba e viene consumata a Castelnuovo abbia un prezzo più basso che se esce da Bomba e viene consumata ad esempio al Ponte alle Forche! Noi pensiamo, anzi siamo convinti, che questa era davvero l’occasione di ripensare ex novo l’ organizzazione del servizio mensa. Si è preferito non farlo, per di più zittendoci nella spiegazione delle nostre motivazioni”.

 

 

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