Sulla nuova passerella ciclopedonale sull’Arno a San Giovanni, in corrispondenza del ponte Ipazia d’Alessandria, intervengono le Liste civiche sangiovannesi.
“La Giunta Pd guidata da Valentina Vadi ha annunciato la presentazione del raggruppamento temporaneo di professionisti che curerà la progettazione della nuova passerella ciclopedonale sul fiume Arno, in corrispondenza del ponte lpazia d’Alessandria.
Nell’ annunciarlo si dice, tra l’altro: ‘Un’opera attesa da tempo dai residenti del quartiere Oltrarno, che finalmente vedrà realizzato un collegamento sicuro, moderno e sostenibile per pedoni e ciclisti. Il progetto è finanziato da Autostrade per l’Italia con 6 milioni di euro, a cui si aggiungono altri 700mila euro per il consolidamento delle pile del ponte lpazia.
L’intervento rientra nelle compensazioni per il passaggio della terza corsia dell’A1 tra Incisa
e Valdarno’. Ne siamo compiaciuti, anche perché si tratta della più grande opera degli ultimi decenni. Un po’ di onestà intellettuale, però, qualche volta non guasterebbe”.
“Quando le nostre liste civiche ( allora eravamo in Consiglio Comunale come Cresce San Giovanni) proponevano, oltre ad altre richieste, di inserire tale opera nelle compensazioni legate alla costruzione della terza corsia autostradale, l’allora Segretaria Comunale e Consigliere Regionale ci definiva demagoghi populisti. E pensava di fare la spiritosa dicendo che le nostre richieste erano irricevibili perché ‘le biciclette non vanno in autostrada’. Oggi vediamo con piacere che la nostra proposta inizia a essere ‘messa a terra’, nell’ interesse del quartiere oltrarno e di tutta la città. E allora vogliamo cogliere l’occasione per rilanciare il nostro appello: ricontrattare anche su altre questioni ( terzo ponte, nuovo casello autostradale per mettere in comunicazione le aree industriali di S.Andrea e Bomba, pannelli fotovoltaici e fonoassorbenti nel tratto autostradale del nostro territorio, asfaltature delle principali arterie comunali). Richieste populiste e demagogiche?
No! Richieste per lo sviluppo della nostra San Giovanni e di tutto il Valdarno. Come abbiamo sempre fatto e come faremo sempre, nell’interesse esclusivo della nostra comunità”.