28, Marzo, 2024

Rifiuti e impianti per lo smaltimento: il Coordinamento del Pd valdarnese fissa alcuni punti

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Il Coordinamento del Partito democratico del Valdarno di San Giovanni Valdarno, Cavriglia, Montevarchi, Castelfranco Piandiscò, Loro Ciuffenna, Bucine, Pergine Laterina

Sul tema dei rifiuti e della tutela dell'ambiente il Coordinamento del Partito democratico del Valdarno ha fissato alcuni punti importanti e imprenscindibili che saranno portati in tutte le sedi politiche e istituzionali. Tra questi anche quelli che riguardano la chiusura della discarica di Podere Rota e il piano interprovinciale di rifiuti. 

I punti: "Un impegno risoluto per una diminuzione complessiva della produzione dei rifiuti. In quest’ultima prospettiva sarà necessario lavorare anche per raggiungere accordi con le categorie economiche e produttive per una riduzione degli imballaggi; Necessità di procedere ad un significativo aumento della raccolta differenziata (che nell’Ato Sud presenta le percentuali più basse di tutta la Toscana), attraverso sistemi finanziati non dalla fiscalità locale, ma da forti investimenti della Regione Toscana".

"La discarica di Podere Rota dovrà procedere a chiusura entro il 2021, a completamento degli attuali volumi, come stabilito nel 2013 dal Piano interprovinciale dei rifiuti di Arezzo, Siena, Grosseto che la Regione Toscana dovrà recepire nei prossimi atti di programmazione che andrà a realizzare. Non dovrà essere previsto un ulteriore ampliamente che, oltre tutto, contrasterebbe con la normativa europea, con la normativa italiana, con gli obiettivi del Piano Regionale 2014-2020 che “non prevede la realizzazione di nuove discariche né l’ampliamento rispetto alle disponibilità esistenti” (Piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati. Obiettivi e linee di intervento, p. 89)".

"Le discariche, così come indicato dalle normative europee, devono divenire residuali, o ancor meglio, inutili e, per raggiungere questo obiettivo, è necessario – come già posto in evidenza nei punti precedenti – attivare politiche tese a ridurre la produzione dei rifiuti, ad incrementare le raccolte differenziate e alla realizzazione degli impianti necessari al loro trattamento. Poiché queste misure necessitano di tempo per diventare pienamente efficaci è indispensabile operare fin da subito in tal senso a partire dai principali livelli istituzionali, costruendo un progetto concreto e realizzabile, sottratto alle logiche dell’emergenza, e che non comporti un incremento delle tariffe per i cittadini; Contrarietà assoluta nei riguardi di ulteriori conferimenti da Ato Centro verso Ato Sud – ed in particolare verso gli impianti di Podere Rota – rispetto a quelli già disposti in precedenza. L’insufficienza impiantistica, ormai cronica, di Ato Centro non può continuare a trovare riparo e soluzione in un aumento costante del conferimento nelle discariche di altri ambiti, comprese quelle del nostro territorio, che in questo modo non possono far altro che vedere accelerato il loro processo di completamento".

E ancora: "Assoluta contrarietà alla costruzione di altre discariche nel Valdarno aretino (Le Borra) che per 30 anni, con grande senso di responsabilità, ha provveduto al suo fabbisogno di smaltimento e a quello di altri territori, soprattutto dell’area fiorentina. Riteniamo legittimo che vi sia una suddivisione degli oneri e dei pesi che comportano la presenza nel proprio territorio di impianti di smaltimento dei rifiuti – soprattutto discariche – che hanno un forte impatto ambientale e creano disagio alla vita dei cittadini; Necessità che siano realizzati, nell’Ato Centro, gli impianti programmati e progettati, anche sulla base di accordi interprovinciali (province di Arezzo e Firenze) stabiliti in passato, in modo tale da consentire l’autosufficienza impiantistica anche di quella parte della Regione che produce la maggiore quantità di rifiuti, e che non si verifichino situazioni di emergenza tali da dover ricorrere ad Ordinanze come quella del 28 di Giugno 2018".

"Necessità di trovare investimenti per la bonifica dei siti di discarica chiusi da tempo e ubicati nel nostro territorio, in particolare nel Comune di Cavriglia (Tegolaia); Necessità di rivedere l’organizzazione della governance degli Ato per conferire peso adeguato anche ai Comuni e ai territori che non sono sede di impianti di trattamento rifiuti, nell'ottica finale di giungere ad una governance che tenga conto delle AOR; Costruire un sistema di raccolta dei rifiuti integrato per tutti i Comuni della nostra area che consenta di arrivare a realizzare la tariffa unica del Valdarno".

 

 

 

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