Un intervento da 800mila euro, progettato dai tecnici della Provincia di Arezzo e finanziato dalla Regione Toscana. Un argine lungo tutto il corso dell’Ambra, nel tratto che attraversa la frazione, proteggerà le case della possibilità di esondazioni. Va al suo posto l’ultimo tassello per la messa in sicurezza, iniziata con le casse di espansione
Nemmeno le cosiddette 'bombe d'acqua' dovranno fare più paura, ad Ambra. L'obiettivo, almeno, è quello: mettere definitivamente in sicurezza la frazione del comune di Bucine, un agglomerato di abitazioni che in parte si trova ad un passo dal fiume, al suo stesso livello. E il rischio, negli anni passati, si era fatto concreto.
La prima fase della messa in sicurezza è già stata realizzata con la cassa d'espansione a monte dell'abitato di Ambra, quella a bocca tarata che negli scorsi mesi ha dimostrato chiaramente di funzionare. Mancava, però, l'ultimo tassello: la costruzione di argini a difesa delle abitazioni. Ed ecco arrivare anche questo progetto.
Il valore è di 800mila euro, finanziati quasi per interno dalla Regione Toscana; la stesura è dei tecnici e degli ingegneri della Provincia di Arezzo, che ci mette anche 20mila euro di risorse proprie. Tutto in sinergia con il comune di Bucine. Gli argini sono progettati per proteggere le abitazioni comprese fra il Ponte della S.R.540 fino a valle del Mulino del Ponte (detto anche Ponte Bichi), per una lunghezza complessiva di circa settecento metri e la messa in opera di scogliere di massi ciclopici a protezione delle sponde sinistra e destra, danneggiate durante le forti piogge dello scorso ottobre.
A presentare il progetto, già in fase di appalto (si prevede la consegna dei lavori entro un paio di mesi) insieme al presidente della Provincia Roberto Vasai, anche l'assessore provinciale Antonio Perferi e il sindaco di Bucine Piero Tanzini.
La 'testa' dell'argine diventerà inoltre percorso ciclopedonale, che sarà inserito nella rete della “ciclopista Valdarno-Senese”: questo tratto potrà permettere un facile accesso al centro abitato di Ambra, dando continuità al tracciato con la pista ciclopedonale realizzata a monte del ponte in concomitanza con la realizzazione della cassa di espansione.