16, Novembre, 2024

Altro che riserva, Lara Mori è strepitosa. Italia in finale

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La ginnasta della Giglio sale in pedana dopo qualche errore di troppo da parte delle compagne. La sua prova è quasi perfetta, straordinaria al corpo libero (12° assoluta). Con lei l’Italia vola alla finale a squadre. E pensare che era stata promossa tra le titolari solo all’ultimo momento. Proprio come la sua allenatrice Stefania Bucci, che nel 1974 iniziò allo stesso modo la carriera azzurra

Lara Mori lascia in albergo ogni timore e debutta al Mondiale di Nanning con la sicurezza di chi è già abituato a certi palcoscenici: 13.433 alla trave, 13.900 al corpo libero, la sua specialità. Infine il 13.533 alle parallele che chiude la rotazione dell’Italia e manda la Nazionale nella finale a squadre come quinta miglior classificata, un traguardo che mancava dal 2010. Meno male che doveva essere la riserva.

È forse il giorno più bello della sua carriera. Ed è solo il primo ai massimi livelli. Difficilmente l’atleta della Giglio avrebbe potuto fare meglio di così: partita come riserva e promossa a titolare soltanto una volta atterrata in Cina, dopo la prova podio, a causa dell’infortunio di un “pezzo da 90” come Elisa Meneghini, Lara Mori non ha fatto rimpiangere la compagna fermata dal dolore alla schiena e, come se nulla fosse, si è caricata il peso della qualificazione sulle spalle portando a termine una prova superlativa, la quarta migliore delle Azzurre staccata soltanto di un paio di decimi da una campionessa come Giorgia Campana. Il suo totale è stato di 40.866, incluso uno splendido 12° posto assoluto al corpo libero. Ecco l'esercizio.
 

Agli appassionati di ginnastica, soprattutto a quelli montevarchini, la sua storia ne ricorderà un’altra. Mondiali 1974, la sede è Varna, in Bulgaria. Una giovanissima Stefania Bucci, appena 14enne, è la riserva della Nazionale. Durante la prova podio una delle titolari si fa male a un dito. Tocca alla montevarchina sostituirla. In quel momento Stefania Bucci ha preso la Nazionale e non l’ha più lasciata, vestendo l’azzurro anche alle Olimpiadi di Montréal 1976. Sono passati quarant’anni esatti, Lara Mori ha preso un posto da titolare allo stesso modo, oggi come allora mancano due anni alle Olimpiadi. La scaramanzia ci impone di non aggiungere altro.

“Sono felicissima”, commenta al termine della prova Stefania Bucci dalla Cina. “Lara ha finalmente fatto vedere tutta la sua determinazione. È rimasta fredda anche dopo le cadute delle sue compagne per poi sfoderare una prova straordinaria. C’è ancora tanto lavoro da fare ma mi auguro che possa continuare così”.
 

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