26, Aprile, 2024

“Un ritmo solidale” torna nelle scuole, da giovedì il progetto con gli studenti di San Giovanni: musica e danza per raccontare l’Africa

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Giovedì pomeriggio all’oratorio Don Bosco di San Giovanni ricomincia il laboratorio “Un ritmo solidale” per i ragazzi delle scuole superiori: percussioni, djambé e danze per raccontare l’Africa, con l’entusiasmo e il ritmo della musica, a sostegno del progetto Song-Taaba

Musica, percussioni e danze per parlare di Africa. Giovedì riparte per il secondo anno il laboratorio “Un ritmo solidale” nelle scuole superiori, guidato dal gruppo musicale dei Groova Groova. Quest’anno i progetti sono due: uno del comune di San Giovanni con i ragazzi delle scuole superiori, che si terrà da giovedì pomeriggio all’oratorio Don Bosco, e l’altro in collaborazione con il comune di Montevarchi per un corso di “Peer education” con i ragazzi che hanno partecipato nell’anno precedente.
 
“In queste ultime settimane abbiamo presentato il progetto agli studenti dell’Isis Valdarno (che comprende Itis, Marconi e Severi) e dell’Istituto Giovanni da San Giovanni: abbiamo colto entusiasmo e curiosità, con il nostro ritmo che li ha catturati subito”, raccontano i ragazzi dei Groova Groova. “Un ritmo solidale” nasce grazie alla collaborazione anche con l’Associazione Bakonghe e il Centro Gaja.

Sono previsti sette incontri a partire da giovedì pomeriggio che si svolgeranno, appunto, all’oratorio Don Bosco di San Giovanni: la musica sarà lo strumento per parlare di Africa, di storie africane e del Burkina Faso, il paese in cui è nata il gruppo dei Groova Groova e destinatario del sostegno del progetto Song-Taaba. Accanto a loro Lucia Presentini che guiderà la parte dedicata alla biodanza. Al termine delle attività di “Un ritmo solidale” ci sarà lo spettacolo finale.
 
“L’anno scorso è stata una bellissima esperienza, anche per noi: 40 ragazzi che hanno dato il meglio di loro stessi, carichi di entusiasmo, grinta, vitalità e voglia di partecipare. Alcuni di loro sono rimasti legati al progetto e hanno partecipato anche ad altre iniziative, come in Piazza Signoria a Firenze con gli Spiders. È stato colto l’aspetto più “missionario” grazie a questa volontà di voler continuare a farne parte”.
 
Nell'anno precedente il progetto ha contribuito alla realizzazione di una classe per 60 bambini nel villaggio di Kanougou in Burkina. Quest’anno il progetto del Song-Taaba ha come obiettivo la raccolta di fondi per realizzare una struttura più completa e accogliente per quei bambini che vivono al di fuori del villaggio e non possono raggiungerlo per andare a scuola. “Un Ritmo Solidale è basato sulla musica come mezzo per comunicare un messaggio di accoglienza, la stessa che ci ha abbracciati quando siamo andati in Burkina”, spiega Emanuele.
 
“È un legame circolare quello che ci lega a quel Paese: i Groova sono nati in Burkina Faso durante la costruzione di una scuola e adesso lavoriamo con gli studenti del Valdarno per quelli africani” – conclude Emanuele – “Il nostro obiettivo è far appassionare i ragazzi al nostro progetto, perché sappiamo che possono dare molto. Vogliamo raccontare l’Africa, la gioia, la vitalità e il calore che la gente di quel paese trasmette, continuando da qui il lavoro a sostegno del Burkina e del Song-Taaba”.

Tutto pronto per il primo appuntamento: giovedì 12 marzo alle ore 14.45 all'Oratorio Don Bosco di San Giovanni. Il gruppo ha una propria pagina Facebook e un indirizzo e-mail (groovagroovaband@gmail.com ) per seguire tutti gli aggiornamenti sulle attività, così come sulla pagina del progetto Song-Taaba.
 

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