19, Aprile, 2024

Un bollino rosa per la Gruccia, riconoscimento per la prevenzione, diagnosi e cura delle patologie che riguardano l’universo femminile

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L’ospedale del Valdarno vede confermato il suo bollino rosa: si è tenuta il 2 dicembre, a Roma, la premiazione degli ospedali impegnati nella promozione della medicina di genere che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie non solo femminili. L’ospedale San Donato di Arezzo è stato premiato per il biennio 2022-2023 con tre bollini rosa, l’Ospedale della Gruccia del Valdarno con un bollino.

I bollini rosa sono un riconoscimento che dal 2007 viene conferito da Fondazione Onda agli ospedali italiani che prestano attenzione specifica alle patologie femminili, un esempio concreto di applicazione della medicina di genere in ambito ospedaliero. Un’iniziativa, con il patrocinio di 19 Società Scientifiche, che ha l’obiettivo di individuare, collegare e premiare le strutture ospedaliere che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili; contribuire a una scelta consapevole del luogo di cura da parte dell’utente attraverso un confronto diretto tra i servizi offerti dalle diverse strutture; dare voce alle pazienti sui servizi premiati. Gli ospedali, in possesso di determinati requisiti, vengono premiati attraverso un bando biennale che certifica le strutture ospedaliere italiane per la loro offerta di servizi a favore delle donne.

“Questo risultato ci onora e ci inorgoglisce per la certificazione dei servizi offerti alle pazienti – dichiara Irene Moncini Ostetrica e referente Bollini Rosa dell’ospedale di Arezzo – È un risultato non solo della Ginecologia e Ostetricia, che si adopera da anni per l’attenzione alla medicina di Genere. Tale riconoscimento mette in evidenza la capacità di lavorare insieme a tutte le specialistiche che sono presenti nel nostro presidio ospedaliero e alla grande professionalità di medici, infermieri, ostetriche, oss e tutto il personale che quotidianamente si prende cura della pazienti. In un momento storico dove l’attenzione alle cure è particolarmente importante, ci gratifica avere tale certificazione perchè le pazienti possono così documentarsi e scegliere liberamente dove farsi curare su criteri obiettivi e terzi. Sempre più spesso vediamo pazienti che da fuori della provincia vengono da noi, sia ad Arezzo che in Valdarno, per i loro bisogni di salute e siamo pertanto così incoraggiati a proseguire nel nostro lavoro e a migliorare per quanto possibile”.

“Questi risultati – conclude Ciro Sommella, direttore di Ostetricie e Genecologia del San Donato – si ottengono solo grazie a lavoro, competenza, professionalità e gestione in equipe dei casi più complessi. Devo pertanto ringraziare chi ha reso possibile tutto ciò: medici, ostetriche, infermieri, oss e tutti coloro che lavorano e collaborano con il nostro reparto, e la direzione dell’ospedale per la fiducia che ci da e la Direzione Generale per il continuo sostegno al nostro lavoro.”

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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