27, Aprile, 2024

Truffe on line: due quelle scoperte dai carabinieri. Denunciate 4 persone

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I carabinieri di Montevarchi hanno fatto luce su due truffe on line, un fenomeno che è sempre più in espansione, e denunciato in stato di libertà 4 persone. In entrambi i casi è stato identico il modus operandi: su una piattaforma digitale viene pubblicato l’annuncio della vendita di un oggetto ambito ed a un prezzo particolarmente vantaggioso. Una volta ricevuta la manifestazione d’interesse viene richiesto un pagamento anticipato ma la merce, poi, non viene consegnata oppure non è corrispondente a quanto riportato nell’inserzione.

Nel primo episodio l’oggetto della truffa è stata una fornitura di pellet. Un 50enne di Montevarchi, infatti, esplorando il web alla ricerca di forniture a prezzi convenienti si è imbattuto in un’offerta a prima vista interessante, pubblicata da un commerciante della provincia di Caserta. A patto di ordinare un grande quantitativo dei pellet l’uomo, secondo l’annuncio, avrebbe avuto la possibilità di acquistare la partita ad un prezzo inferiore quasi della metà rispetto a quello attuale di mercato. Veniva richiesto un acconto di 200 euro. L’uomo ha fatto il bonifico ma il pellet non è mai arrivato a destinazione. E’ scattata subito la denuncia ed i carabinieri di Montevarchi, dopo una serie di accurati accertamenti elettronici e bancari, sono riusciti a risalire all’identità del truffatore, un 25enne della provincia di Caserta. Il giovane, già colpito da alcuni analoghi precedenti di polizia, è stato denunciato per truffa in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo.

Nel secondo episodio, invece, oggetto della truffa è stato un computer portatile di ultima generazione. La vittima è stata indotta ad effettuare un bonifico di 700 euro: a casa però è arrivata soltanto una scatola vuota. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di scoprire i responsabili: si tratta di 3 uomini pugliesi tutti con specifici precedenti di polizia, che sono stati denunciati per truffa aggravata in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo.

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