11, Novembre, 2024

Stazioni a misura di ciclista, accordo tra Rfi e Fiab. Lavori previsti anche a Incisa, Figline e San Giovanni

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Siglato a Roma un protocollo d’intesa tra la Federazione Italiana Amici della Bicicletta e Rete Ferroviaria Italiana Fiab per la mobilità sostenibile. In arrivo interventi per facilitare i ciclisti in 180 stazioni d’Italia, 21 in Toscana, delle quali 3 in Valdarno

Raggiungere i binari con la bicicletta potrebbe diventare presto più semplice, almeno nelle stazioni ferroviarie di Figline, San Giovanni e Incisa. Sono queste tre infatti le stazioni valdarnesi che rientrano nel Protocollo d’Intesa fra la Fiab, (Federazione Italiana Amici della Bicicletta Onlus), e Rete Ferroviaria Italiana (RFI, Gruppo FS Italiane), siglato oggi a Roma in occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile.

Un piano di ammodernamento e adeguamento alle due ruote che riguarderà 180 stazioni in tutta Italia, delle quali 21 sono in Toscana: oltre alle tre valdarnesi, ci sono anche Camucia-Cortona, Carrara-Avenza, Cecina, Chiusi-Chianciano Terme, Firenze Campo di Marte, Follonica, Orbetello-Monte Argentario, Pescia, Pietrasanta, Piombino, Pisa San Rossore, Pontremoli, Prato Porta al Serraglio, Rosignano, San Vincenzo, Signa, Terontola Cortona e Viareggio.

L’accordo prevede la realizzazione di alcune opere utili a migliorare l'accessibilità ai binari e l'utilizzo della stazione da parte dei ciclisti: stalli riservati al parcheggio di biciclette; l’installazione di scivoli o ascensori nelle scale dei sottopassaggi pedonali per facilitare salita e discesa; l’utilizzo di locali non più funzionali alle attività ferroviarie per noleggio e manutenzione delle due ruote; la creazione di aree dedicate al bike sharing nei piazzali antistanti le stazioni ferroviarie, nelle città in cui il servizio è operativo; l’installazione di segnaletica fissa e variabile dedicata. 

Opere per le quali saranno presentati progetti ad hoc al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e che saranno realizzate in parte con i fondi già a disposizione di RFI e in parte con i finanziamenti pubblici destinati alla mobilità sostenibile.
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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