27, Aprile, 2024

“Serristori, ancora tagli. Nessuna promessa rispettata”. Opposizioni unite per l’ospedale: “Ora però il sindaco deve fare qualcosa”

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

I rappresentanti delle quattro forze di opposizione denunciano insieme l’arrivo di nuovi tagli all’ospedale nel periodo estivo: riduzione di posti letto in chirurgia, meno operazioni e intanto non arrivano i provvedimenti previsti dai patti territoriali firmati lo scorso anno. “Il sindaco ha la responsabilità della salute dei cittadini: metta in atto le sue promesse elettorali”

Chiusure di ferragosto, nuovi tagli di posti letto, e nessuna parte del patto territoriale ancora rispettata: la denuncia sull'attuale situazione all'ospedale Serristori di Figline unisce tutti i rappresentanti delle opposizioni. Seduti allo stesso tavolo ci sono Valentina Trambusti, della lista Salvare il Serristori; Lorenzo Naimi, del Movimento 5 Stelle; Simone Lombardi di Idea Comune e Ruggero Bonciani per la lista Forza Italia – UdC. 

"Ci preoccupano due problemi principali – hanno spiegato in conferenza le opposizioni – da una parte, la mancata attuazione dei Patti territoriali firmati lo scorso anno. Ci avevano prospettato un ospedale ideale, pieno di specialistiche e nuove figure professionali: ma ad oggi non si è visto nulla. Tutte promesse non mantenute". 

"Dall'altro lato, è in arrivo un ulteriore depotenziamento nel periodo estivo, che non sappiamo quanto durerà. A luglio è previsto l'accorpamento di chirurgia con la medicina A, e così i posti letto di chirurgia passeranno da 15 a 8. Ad agosto, la chirurgia sarà invece chiusa del tutto: eppure Figline accoglie un campeggio con migliaia di turisti, e quindi il bacino potenziale è maggiore che nel resto dell'anno. Senza contare che il ginecologo non opera più già da giugno". 

"E poi ci sono costi assurdi per servizi che potevano continuare ad essere svolti al Serristori, come le analisi (che oggi vengono inviate in altri ospedali della Asl10 con costi che nel 2013 sono stati di 250mila euro); liste di attesa, un'organizzazione che fa acqua da tutte le parti. Insomma, si sta cercando ancora una volta di smantellare l'ospedale in silenzio, e noi non ci stiamo". 

Da qui l'appello più forte, che è rivolto alla neo-sindaca Giulia Mugnai: "Suo il compito di tutelare la salute pubblica, quindi è sua la responsabilità di intervenire. Senza contare  – tuonano le opposizioni – che questo era uno dei primi punti nel suo programma elettorale. E allora, basta chiacchiere: trovi il tempo di dedicarsi all'ospedale". 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati