03, Maggio, 2024

Scuole medie, per l’unificazione progetto sospeso. I genitori: “Soddisfatti del risultato di una grande mobilitazione”

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Pausa di riflessione per il progetto di unificazione delle scuole medie di Faella, Castelfranco e Pian di Scò: dopo l’assemblea di ieri sera, la giunta ha confermato che per il momento non si farà. Genitori soddisfatti, anche per l’esito della petizione: erano state raccolte 1.500 firme. Festeggia la Lista Civica: “E’ stata la Waterloo di Cacioli”

Non ci sarà nessuna unificazione delle tre scuole medie di Faella, Castelfranco e Pian di Scò, almeno a breve e medio termine. Il sindaco e la giunta, presenti ieri sera all'assemblea pubblica davanti a 350 persone, hanno confermato che il progetto, su cui l'amministrazione aveva avviato una riflessione, per ora è in stand-by. "Ci prendiamo una pausa di riflessione, alla luce di quanto emerso in questi giorni", hanno detto primo cittadino e assessori, annunciando alcune assemblee pubbliche nei prossimi mesi. 

Per i genitori che avevano promosso la petizione, in particolare le famiglie di Faella, è una vittoria. "La grande mobilitazione di queste settimane – spiega Orietta Gagliardi – ci ha permesso di ottenere il risultato che ci eravamo prefissati. Abbiamo raccolto ben 1500 firme, protocollate in comune: non potevano più ignorare la nostra voce. Il sindaco ha provato a giustificare i lavori di ampliamento del plesso di Pian di Scò spiegando che erano destinati a uffici, ma ci eravamo informati: e abbiamo potuto dimostrare che i progetti di unificazione delle scuole medie esistevano, eccome". 

"Grazie dunque ai tanti cittadini che hanno firmato e partecipato all'assemblea, per ora il risultato c'è. Per il futuro continueremo a vigilare: perché le motivazioni alla base della nostra petizione restano valide. Chiudere le scuole medie a Faella, così come a Castelfranco, significa impoverire un centro abitato, creare disagi alle famiglie, rendere più complicata l'organizzazione familiare. Se i soldi per investire nelle nuove tecnologie scolastiche ci sono, che bisogno c'è di spenderli tutti a Pian di Scò? Il comune acquisti pure lavagne elettroniche e quant'altro, e li distribuisca in tutti e tre i plessi, migliorando per tutti gli studenti la qualità dello studio. Il Comune unico non può essere pretesto per cancellare le specificità dei tre centri abitati che lo compongono", conclude la mamma di Faella che ha coordinato la raccolta firme.

Festeggia anche la Lista Civica: "Quell'assemblea è stata la Waterloo di Cacioli. Contraddicendosi almeno tre volte durante l'incontro, il sindaco ha subito pesantissime contestazioni dai genitori, una stroncatura totale. Una Giunta silenziosa e imbarazzata, i suoi consiglieri in fuga perplessi e scoraggiati. Un sindaco arroccato sulle sue sbagliate convinzioni di portare la scuola media a Pian di Scò, nonostante 24 ore prima avesse sbandierato su TV e giornali l'offensivo attacco alla Lista Civica e ai genitori, strumentalizzando questa inusuale riunione. La scuola unica non si farà grazie a questa grande sollevazione popolare. Purtroppo, per la sua arroganza e supponenza, Cacioli non ha fatto marcia indietro chiedendo scusa. Ora dovrà rendere conto anche in consiglio comunale, che dovrà essere convocato entro l'8 febbraio". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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