Presentato il progetto complessivo per le scuole di Incisa, con gli step che l’Amministrazione comunale ha deciso per l’avanzamento dei lavori. Davanti ai molti genitori intervenuti al Vivaio, presenti il sindaco Valerio Pianigiani con il vicesindaco Dario Picchioni e l’assessora Arianna Guarnieri. Hanno ricordato che si tratta di un investimento complessivo da oltre 2 milioni di euro, di cui 850mila euro per realizzare il nuovo nido alla Massa (con fondi Pnrr) e 1 milione e 240mila euro per riqualificare la Petrarca di Incisa e accogliere così anche le classi di primaria della Massa
I lavori partono prima alla Petrarca. Domani (martedì) vengono aperte le buste e si procede con l’assegnazione dei lavori: per aprire prima possibile il cantiere, il 30 maggio è l’ultimo giorno di scuola alla Petrarca. Per il mese di giugno, infatti, i bambini vengono spostati in altre due sedi:
– le classi 3°, 4° e 5° vengono trasferite dentro la scuola media di Incisa, sfruttando gli spazi dei laboratori. Per loro la scuola finirà il 6 giugno (in quanto il plesso delle medie diventa sede di seggio per il referendum).
– le due classi 1° e la classe 2° saranno trasferite nella biblioteca di Incisa, che per l’occasione in quei giorni sarà chiusa al pubblico. Andranno a scuola fino al 10 giugno come da normale calendario scolastico.
Per tutti sarà garantito il servizio mensa, così come il pre-scuola e il servizio scuolabus, con un trasporto gratuito per i bambini delle classi spostate alla biblioteca.
Dal 1 giugno comincia dunque la prima fase dei lavori alla Petrarca: saranno realizzate 11 aule in tutto (oggi sono 10, l’undicesima sarà ricavata utilizzando lo spazio dell’ingresso); e poi ci sarà riqualificazione dei pavimenti, dei bagni, degli infissi e una nuova organizzazione di alcuni spazi. L’Amministrazione ha garantito che dal 15 settembre saranno pronti il piano terra e il primo piano, con tutte le classi dell’attuale Petrarca più tutte le classi della Massa. Da settembre invece parte la seconda fase del cantiere: riguarderà il secondo piano e la palestra. Qui i lavori andranno avanti fino a gennaio. Nel secondo piano sono presenti i laboratori, e la scuola potrà usufruire in alternativa del Teatro del Vivaio. Per la palestra, invece, sarà messo a disposizione il Salone San Benedetto dai Focolari fino a gennaio 2026, cioè fino alla fine definitiva dei lavori alla Petrarca.
Infine, la scuola della Massa: i lavori cominceranno nel corso di questa estate, e si concluderanno nell’estate 2026, come da tempi dettati dal Pnrr.
Tante le perplessità sollevate dai genitori presenti: prima di tutto ci sono i dubbi sull’effettivo rispetto delle tempistiche. Le famiglie infatti hanno chiesto se esista un ‘piano B’, nel caso in cui a settembre i lavori non siano finiti per qualche contrattempo: “Che succede in quel caso, dove finiscono i bambini dal 15 settembre?”. Una domanda a cui gli assessori hanno risposto in maniera ferma, assicurando che sono state studiate a fondo tutte le caratteristiche del progetto affinché questa ipotesi non si realizzi. Ha detto l’assessore Picchioni: “Possiamo affermare con certezza che al 15 settembre la scuola sarà agibile nei due piani delle aule e della palestrina del piano terra, senza problemi di incertezza. La tipologia di interventi non è strutturale: sono lavori di riqualificazione, e questo comporta che gli elementi di incertezza che si hanno sono molto minori rispetto, ad esempio, ad una demolizione e ricostruzione di un edificio. Le lavorazioni previste alla Petrarca sono tante, con un investimento importante, ma la tipologia di lavori comporta variabili minime. L’Amministrazione dunque si impegna affinché il cronoprogramma sia rispettato”.
Altre critiche da parte delle famiglie hanno riguardato proprio l’opportunità del progetto in sé, con la decisione di chiudere una scuola per realizzare un nido, sacrificando chi era iscritto alla Massa; e poi le questioni relative all’organizzazione dei lavori, al fatto che un cantiere sarà presente nel plesso durante i primi mesi di scuola, anche se riguarderà soltanto il secondo piano; oltre alle numerose domande sugli spazi esterni messi a disposizione dei bambini, e in quali condizioni.
Ha commentato il sindaco Valerio Pianigiani: “Da domani si mette a terra il progetto, assegnando i lavori alla ditta: inizia una scommessa, un percorso che ci deve permettere di arrivare in fondo con la messa a disposizione dei ragazzi che frequenteranno la scuola Petrarca nei tempi stabiliti. Credo che la situazione si abbastanza tranquilla: noi ci mettiamo la faccia e siamo certi che i tempi procederanno nei tempi previsti. Non è che ci dimenticheremo del cantiere fino a settembre: faremo degli step ogni quindici giorni, con il Consiglio di Istituto e i rappresentanti dei genitori per vedere l’avanzamento dei lavori, per creare una situazione di tranquillità da qui a settembre”.
Spiega l’assessore Guarnieri: “La Massa diventerà un nido da 30 posti, e ce n’è bisogno alla luce anche dei dati sulle iscrizioni ai nidi nel comune di Figline e Incisa: quest’anno, ad esempio, abbiamo avuto 120 domande a fronte di 60 posti disponibili. Contemporaneamente, la Petrarca sarà riqualificata internamente, non intervenendo dal punto di vista strutturale, ma per ridefinire gli spazi: verranno rifatti bagni, pavimenti, infissi, impianti. Risolveremo le problematiche del plesso che, da settembre, accoglierà 11 classi di scuola primaria. Poi proseguiremo fino a gennaio per lavorare nell’ultimo piano, quello dei laboratori. Abbiamo trovato alternative sia per i laboratori che per gli spazi sportivi, visto che anche la palestra sarà coinvolti. Siamo consapevoli che è un progetto complesso, ma siamo pronti e coinvolti perché tutto sia seguito nei minimi particolari, come abbiamo fatto studiando attentamente questo progetto”.
“Capiamo le perplessità dei genitori – aggiunge Guarnieri – sicuramente la comunicazione non è stata ottimale in questo periodo, ci sarebbe voluto un plus di fiducia: ma l’importante sarà che alla fine i genitori avranno una scuola bella, comoda e utile per i loro figli, che risponde alle esigenze dei bambini. Andiamo a migliorare la situazione. Oltretutto, purtroppo le due scuole non sarebbero potute rimanere aperte entrambe, visto che non ci saranno nei prossimi anni bambini sufficienti per mantenerle. Abbiamo agito in anticipo, nel momento in cui abbiamo avuto disponibilità di soldi da mettere in questo progetto”.