19, Aprile, 2024

Questione migranti: dopo la riunione con i cittadini interviene il consigliere della Lega Nord

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Dopo l’incontro tenutosi a Poggio alla Croce sull’arrivo di 30 migranti prende la parola anche il consigliere di Greve in Chianti della Lega Nord

Sulla vicenda dei 30 migranti che dovrebbero arrivare nella frazione di Poggio alla Croce, suddivisa tra i Comuni di Figline Incisa e Greve in Chianti, interviene anche Simone Verniani consigliere della Lega Nord di Greve in Chianti

Lunedì scorso si è tenuto un incontro nei locali della Società di Mutuo Soccorso. Il consigliere della Lega Nord spiega la propria posizione: "È vero che molte persone hanno palesato in sala la loro ferma intenzione di voler accogliere positivamente i 30 nuovi migranti, che dovrebbero essere ospitati presso Villa Viviana, sul territorio di Figline-Incisa, in ottica di integrazione, dialogo e assistenza a chi fugge da guerre e persecuzioni, con rassicurazioni da parte dei responsabili della Cooperativa di Pontassieve riguardo alla sicurezza e al rispetto delle regole da parte degli ospiti, ma è anche vero che al Poggio alla Croce sono state raccolte circa 230 firme, regolarmente protocollate e verificate, di altrettante persone che sono contarie a tale esagerata imposizione ( purtroppo è la Prefettura che decide chi, come, dove e quanti migranti inviare sui territori ) di un così alto numero di richiedenti asilo in confronto ai residenti della frazione, circa 150, quindi un buon 20 % a fronte di percentuali molto più basse riferite ai Comuni d' Italia come limite per l'accoglienza, che dovrebbero essere circa 2,5 persone ogni mille abitanti".

"Certo, inserire tanti migranti tutti insieme nel contesto di una piccola frazione non ne favorirà l' integrazione. L' addebito delle eventuali responsabilità in caso di incidenti e problemi ha avuto risposte molto vaghe, nonostante le svariate richieste alla Cooperativa e ai Sindaci. Venuti a sapere che tali persone avranno a disposizione delle navette gratuite per potersi spostare verso Figline, gli abitanti hanno dichiarato che per le loro medesime esigenze di mobilità erano anni che facevano richieste ai rispettivi Comuni, ricevendo sempre risposte negative, sentendosi così ancor di più oggi cittadini di serie B, sopratutto rispetto ai nuovi arrivati".

 

 

 

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