05, Luglio, 2024

Pini, ancora acceso il confronto. Cacioli: “Con la vita delle persone non si scherza”. La lista civica: “E’ una strage”

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Ieri sera la seduta di consiglio comunale dedicata principalmente alle conseguenze del forte vento del 5 marzo. Già 300 le dichiarazioni di danni di privati cittadini. E sui pini si è acceso il confronto: aspre critiche dalla Lista civica sugli abbattimenti, rispedite al mittente dal sindaco Cacioli

Confronto aspro fra maggioranza e opposizione al Consiglio comunale di ieri sera a Castelfranco Piandiscò: sul tavolo c'era uno dei temi di maggiore attualità, quello relativo alle conseguenze del forte vento del 5 marzo e la successiva ordinanza che ha dato il via all'abbattimento dei pini di Pian di Scò, a cui seguiranno interventi simili anche a Vaggio e Castelfranco.

"L'abbattimento di 140 pini a Pian di Scò è stato una strage", ha detto la Lista civica. "Si parla di strage quando c'è di mezzo la vita delle persone: cosa che poteva succedere. E con la vita umana non si può scherzare", ha replicato il sindaco Enzo Cacioli. Che ha ribadito: "Stiamo operando con senso di responsabilità, e non per incoscienza istituzionale". 

Ad aprire il dibattito è stato proprio il primo cittadino, con una sintesi della situazione attuale: ci sono circa venticinque cantieri ancora aperti in tutto il comune, e già 300 dichiarazioni di danni presentate dai cittadini. Viale De Gasperi, il più colpito dalla tempesta di vento, fu chiuso subito per motivi di sicurezza per ottemperare le ordinanze della stessa Protezione Civile. "Ordinanza emessa il 6 marzo, il successivo agli eventi, sia per la pineta di Castelfranco che per il viale di Pian di Scò", ha precisato Cacioli. 

Dall'opposizione, gli interventi di Marco Morbidelli, capogruppo della Lista Civica, hanno puntato l'indice su quella che viene definita una 'strage di alberi'. "Nutriamo molti dubbi su come è stata gestita la vicenda. Il Sindaco non ha portato al Consiglio la nomina di una commissione di esperti, ma ha fatto una propria commissione composta da  2 agronomi e 1 geologo. E’ chiaro che non si è voluto conoscere la vera pericolosità delle piante, né valutare la portata della ordinanza della protezione civile, altrimenti si sarebbe formato una commissione con responsabili dei Vigili del fuoco e del Corpo Forestale". 

"Quando si è trattato del Viale di Pian di Scò – ha aggiunto Morbidelli rivolgendosi al primo cittadino – avete dichiarato che avevate interpellato la Forestale, cosa risultata non vera dagli atti poi concessi all’opposizione e alla stessa Forestale. Allora vi faceva comodo dirlo e oggi non è più necessario? A questo punto serve un altro tipo di indagine che valuteremo come esperire, magari ricorrendo alla magistratura per verificare se quello della Giunta non sia un vero danno ambientale causato oltre quello del maltempo". 

Il sindaco ha replicato esprimendo disappunto per "le pressioni verso amministratori e forme di pseudo ricatto nonché comportamenti 'anti-istituzionali' fino ad ora adottati da Morbidelli. Non dobbiamo confondere l’incoscienza con la responsabilità. In quelle ore siamo stati anche troppo prudenti. Siamo politici e non tecnici e non potevamo far altro che ascoltare chi è più esperto di noi. Con la vita delle persone non si scherza. Nessuno potrà affermare che ciò che abbiamo fatto fino ad ora corrisponda ad altro se non al rispetto dei nostri cittadini. Il resto è solo propaganda politica".  

Sulla situazione delle pinete di Vaggio, Pulicciano e Castelfranco è intervenuta l’assessore ai Lavori Pubblici Sandra Franchi: "Dobbiamo ottemperare all’ordinanza della Protezione Civile sul taglio di altre 13 piante di pino a Castelfranco, 5 a Vaggio e 6 a Pulicciano. Abbiamo dato mandato ad un agronomo e ad altri due esperti per effettuare perizia tecnica sulla stabilità delle altre piante presenti. Quelle ritenute idonee saranno soltanto potate". 

E su questo programma è tornata alla carica la Lista civica. "Facciamo un appello: segnate ogni pino da abbattere e fatelo vedere ai cittadini e aspettate che possiamo verificare gli atti, dal momento che ci è stato rifiutata la visione in consiglio dall’assessore ai lavori pubblici Sandra Franchi", ha concluso Morbidelli.


 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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