04, Maggio, 2024

Olio, allerta massima per la mosca. L’Arsia mette in guardia: “Rischio diffuso in tutta la regione”

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La raccolta delle olive si avvicina, ma è allarme per la mosca olearia. L’agenzia regionale ormai da settimane sta mettendo in guardia gli olivicoltori: “Rischio diffuso in tutta la Regione”. La situazione è molto disomogenea, anche nel territorio valdarnese

Torna l'allarme per la mosca olearia. Da settimane ormai l'Arsia, l'agenzia regionale per lo sviluppo e l'innovazione del settore agrario, sta mettendo in guardia gli olivicoltori. La colpa? Gli ultimi bollettini fitosanitari del resto parlano chiaro: "Il rischio permane diffuso su tutto il territorio regionale".

Dopo quanto avvenuto nel 2014, anno in cui la mosca azzerò l'intero raccolto regionale, istituzioni e produttori hanno puntato sulla prevenzione: "Come amministrazione comunale siamo in stretto contatto con gli olivicoltori" sottolinea l'assessore di Regello, Giacomo Banchetti. In queste settimane si prepara il programma dell'edizione 2016 della Rassegna dell'Olio Extravergine di Reggello e gli occhi di tutti sono puntati sulle ultime decisive fasi della produzione. 

Il monitoraggio e la cura costante sembra che al momento stiano dando i loro frutti: "Rispetto al 2014, c'è molta più attenzione". La speranza è che questo lavoro possa dare i suoi frutti.

Le ovodeposizioni – si legge nel bollettino di Arsia – sono molto disomogenee: stabili su valori elevati, o in aumento, incrementano il rischio a molto alto nelle province di Firenze Grosseto, Pisa, Pistoia, oltre a Massa Carrara e Lucca che già avevano visto uova in aumento settimana scorsa. In aumento anche se con minore aggressività nelle province di Arezzo, Prato e Siena”.

A Reggello la situazione appare al momento, migliore di altre zone anche limitrofe, come Figline e Incisa. Ma tutto è in divennire.

“I dati rilevati evidenziano il proseguimento delle ovodeposizioni già in aumento settimana scorsa, con nuove aree interessate, ma ancora con aree che presentano una infestazione molto bassa o assente”.

Vista la forte variabilità sul territorio di carica, sulle condizioni microclimatiche e sull'infestazione, manteniamo il consiglio di eseguire tempestivamente e correttamente monitoraggi, ancor più dove si sono verificate o si verificheranno piogge”.

In questa fase, evidenzia Arsia: “Dovrebbe essere possibile riscontrare i primi fori di uscita delle mosca dalle olive, segnale importante per stimare l'infestazione totale passata, ma assolutamente inutili e fuorvianti per impostare strategie di difesa”.

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