L’allenatore ritira la squadra dopo che l’arbitro, alla sua prima direzione tanto che era accompagnato da tutor , che non entra nel merito delle decisioni ma offre un supporto solo per questioni di tipo burocratico, è stato pesantemente insultato dalla tribuna.
Il fatto in Atletico Levane Leona-Fortis Arezzo, partita del campionato provinciale Giovanissimi B, che vede in campo ragazzi under 14. Di poco più grande il direttore di gara, di quindici anni.
Al 19′ del secondo tempo l’allenatore della Fortis ha deciso di ritirare la squadra, perché non sopportava più gli insulti da parte dei genitori verso il direttore di gara.
Indipendentemente da quanto deciso dal giudice sportivo (partita persa e un punto di penalizzazione alla Fortis Arezzo, nessuna sanzione per offesa all’arbitro), l’accaduto suscita preoccupazione anche perchè non è un fatto isolato, ma che purtroppo tende a ripetersi ogni fine settimana un po’ in tutti i campionati.
A rendere la cosa più grave la giovane età dei protagonisti, quando lo sport dovrebbe trasmettere valori sani, insegnare anche ad accettare una sconfitta soprattutto rispetto, oggi per l’arbitro e domani per tutti quelli che dovranno valutare il loro agire. Se però i grandi non danno l’esempio, imparare da soli queste cose è difficile.
“Facciamo appello -dice Aia Valdarno- a tutte le persone che seguono il calcio a smettere di attaccare gli arbitri, non vogliamo essere i capri espiatori per la sconfitte”


