Anche il consiglio comunale di Pergine ha votato all’unanimità la mozione sulla giustizia di prossimità e il Giudice di pace, presentata anche in altri consigli del Valdarno. Il sindaco Simona Neri ha aggiunto che la questione sarà discussa lunedì prossimo in sede di Conferenza dei sindaci
La mozione a favore di una giustizia di prossimità ha avuto il parere positivo unanime anche dal consiglio comunale di Pergine. Il documento, già presentato anche a Montevarchi e a Bucine, è stato illustrato da Matteo Bruni, capogruppo della lista di opposizione “Pergine Volta Pagina”: obiettivo è impegnare i sindaci ad attivarsi per intraprendere una serie di azioni volte a riattivare l’ufficio del Giudice di Pace, secondo quanto previsto dal Milleproroghe.
La scadenza dei nuovi termini è fissata a fine luglio, da qui l’auspicio del consigliere Bruni di trovare al più presto una sinergia strategica tra i primi cittadini per usare le risorse economiche per sostenere l’obiettivo della mozione. “Nel frattempo, a metà aprile, si è tenuto anche un convegno a Montevarchi”, ha sottolineato il capogruppo di “Pergine Volta Pagina”, durante il quale è stato presentato anche un documento di stima dei costi che le amministrazioni del Valdarno dovrebbero sostenere per riattivare il Giudice di Pace e riportare, se possibile, il Difensore civico.
“Ho sollecitato l’inserimento del tema nell’ordine del giorno della Conferenza dei sindaci di lunedì prossimo” – ha dichiarato il sindaco Simona Neri durante il dibattito – “Si tratta di una questione che deve essere approvata collettivamente da tutti i sindaci del distretto del Valdarno: in caso di un accordo comune per tutti, infatti, anche i costi per ogni singola amministrazione sarebbero ridotti”.
Maggioranza e opposizione hanno poi votato all’unanimità il documento.