17, Novembre, 2025

Mirko Vichi, Toscana Rossa: “Una battaglia in salita, ma non finisce qui”

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Mirko Vichi, candidato per Toscana Rossa, commenta il voto delle elezioni regionali.

“Dopo una campagna elettorale tutta in salita, condotta con pochissime risorse economiche, tempi strettissimi e ostacoli politici e burocratici evidenti, possiamo oggi tirare le somme di questa tornata elettorale. Il nostro progetto ha superato due sfide importanti: la raccolta delle 10.000 firme necessarie per presentare la lista, e il superamento della soglia di sbarramento del 5%, risultato che non era affatto scontato vista l’assenza quasi totale di visibilità mediatica. Siamo stati oscurati dai principali telegiornali nazionali e persino ostacolati nell’ultimo giorno di campagna, con il divieto del corteo previsto a Firenze. Nonostante tutto, siamo riusciti ad andare oltre questi ostacoli e a presentarci con coerenza, passione e serietà”.

“Il risultato finale lascia certamente l’amaro in bocca. Abbiamo ottenuto più voti di forze politiche come la Lega di Vannacci o il Movimento 5 Stelle, eppure rimaniamo fuori dal Consiglio Regionale solo perché non siamo parte di una coalizione. Una distorsione inaccettabile, figlia di una legge elettorale profondamente ingiusta che necessita di essere rivista con urgenza. Per questo motivo annunciamo che presenteremo ricorso al TAR, alla luce anche di precedenti significativi, come quello del Veneto del 2020 che vide coinvolto il M5S. Altro dato che dovrebbe allarmare tutte le forze democratiche è quello dell’astensionismo: oltre il 50% dei cittadini toscani ha scelto di non votare. Le cause sono molteplici: proposte politiche poco credibili, crescente disillusione e un sistema elettorale che allontana i cittadini dalle urne (listini bloccati, premio di maggioranza, Rosatellum). Si tratta di strumenti pensati per escludere le voci scomode, in particolare quelle della sinistra autentica”.

“La vittoria del Presidente Giani e del blocco renziano rappresenta, di fatto, la conferma di un’alleanza di potere che ha poco a che vedere con la linea della segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. I loro alleati, Alleanza Verdi e Sinistra e il Movimento 5 Stelle, resteranno fuori dai giochi istituzionali, facendo gli ospiti indesiderati, buoni per vincere e niente più. Vedremo ora se il Presidente Giani avrà la coerenza di opporsi a progetti come l’ampliamento dell’aeroporto fiorentino o l’insediamento del comando NATO a Firenze. Noi lo aspettiamo alla prova dei fatti. Per quanto riguarda il territorio del Valdarno, possiamo dire di aver mosso i primi passi importanti. Nel 2020 non esisteva nemmeno un circolo territoriale attivo, oggi siamo riusciti a raddoppiare i voti. Una crescita concreta, su cui intendiamo costruire con ancora più determinazione“.

“A livello personale, ringrazio sentitamente le 207 persone che hanno espresso la loro preferenza nei miei confronti, pur non essendo capolista. Un gesto di fiducia che non dimentico e che mi responsabilizza ancora di più. Ringrazio anche i tanti elettori nostri e del centrosinistra che con moltissimi messaggi ci hanno incoraggiato a continuare riconoscendo in noi una voce utile e necessaria e congratulandosi del risultato ottenuto; una cosa che fa veramente piacere. Un augurio di buon lavoro va a Filippo Boni, che con quasi 11.000 preferenze ha ricevuto un importante mandato dal territorio. Ci auguriamo sappia rappresentare anche il mondo del lavoro e non solo gli interessi degli imprenditori. Un tempo anche nella Democrazia Cristiana c’erano figure capaci di difendere i diritti sociali: basti pensare a un esempio toscano come Giorgio La Pira. Concludiamo sottolineando che, con le elezioni non finisce certo la nostra battaglia politica. Attendiamo gli sviluppi del ricorso al TAR, ma intanto continueremo ad essere presenti e attivi nelle mobilitazioni sociali”.

 

 

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