03, Maggio, 2024

Il Distretto sanitario unico per il Valdarno non si farà. Stefania Saccardi: “I sindaci non si sono trovati d’accordo”. Parte l’integrazione

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Al posto del Distretto unico l’integrazione dei servizi tra i due ospedali, il Serristori e la Gruccia, e dei servizi territoriali. Alla conferenza di presentazione erano presenti tutti i sindaci del Valdarno aretino e fiorentino, l’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi, il direttore generale della Asl Toscana sud, Enrico Desideri, e il vicepresidente organizzativo della Asl Toscana centro, Alberto Appicciafuoco

Addio al Distretto sanitario unico del Valdarno. Nella conferenza tenutasi a San Giovanni in Palazzo d'Arnolfo l'assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi è stata chiara: non si farà perchè non c'è stata la volontà unanime dei sindaci del Valdarno aretino e fiorentino. Nonostante il protocollo d'intesa siglato nell'aprile dell'anno scorso dai 18 sindaci della vallata unita e della Valdisieve, nonostante Maurizio Viligiardi, anche in qualità di presidente della conferenza dei sindaci, Francesco Maria Grasso, per Montevarchi, Giulia Mugnai, per Figline Incisa, e Cristiano Benucci, per Reggello, fossero d'accordo, il no degli altri non ha permesso la concretizzazione del progetto.

"Non c'è stata una decisione unanime dei sindaci e noi ne abbiamo preso atto – ha spiegato l'assessore Stefania Saccardi – Nel percorso di riorganizzazione delle zone distretto abbiamo lasciato la libertà alle amministrazioni comunali di potere scegliere il proprio assetto. La legge regionale contiene un limite quello cioè di non poter scavalcare i confini delle aziende sanitarie neo costituite. Sarebbe stato possibile, però, se ci fosse stata una posizione all'unanimità dei sindaci che non c'è stata. Noi ci siamo limitati a registrare questo dato e l'impossibilità di realizzare questo distretto. Questo non significa che le due zone non potranno collaborare".
 

È stata poi presentata una convenzione tra i Comuni del Valdarno, le Asl Toscana Sud Est e Asl Toscana Centro e la Regione Toscana, per integrare le strutture ospedaliere della Gruccia e del Serristori e i relativi servizi territoriali. Per quanto riguarda i due ospedali l'assessore Saccardi ha sottolineato: "Non succederà niente che ne diminuisca la funzione e i ruoli. I due plessi continueranno a collaborare. Nuovi investimenti sul Serritori, nuove figure professionali alla Gruccia. Faremo accordi tra le due aziende perchè i due ospedali lavorino insieme per rispondere alle esigenze della cittadinanza".

Maurizio Viligiardi, sindaco di San Giovanni e presidente della Conferenza dei sindaci spiega:

"Non faremo il distretto unico ma un'integrazione dei servizi, tra gli ospedali e un'elevazione della qualità e dell'offerta del Valdarno. Il nostro scopo era questo, lo strumento poteva essere quello del distretto unico ma il fatto di non poter arrivare a creare quello strumento non significa che non abbiamo ancora l'obiettivo di difendere il ruolo degli ospedali, di dare vita a un'integrazione tra un territorio e di migliorare l'offerta per i cittadini. La ritengo un'occasione che abbiamo cercato di raggiungere. Gli accordi poi vanno scritti e applicati. Lavoreremo in questa direzione e in questo c'è una comune veduta da parte dei sindaci".
 

Per il Valdarno fiorentino l’assessore regionale alla Sanità ha ribadito gli impegni sulla riqualificazione del Serristori: confermati i 3,7 milioni di euro per la realizzazione del nuovo Pronto Soccorso, del Cup e della Casa della salute. L’assessore ha anche promesso tempi celeri per la partenza dei lavori al Dh Oncologico e ha fornito garanzie sull’applicazione dei Patti Territoriali, in particolare sulla partenza di percorsi specialistici e sul mantenimento del Pronto Soccorso h24 in totale sicurezza, punto che nessuno, ha sottolineato l’assessore, ha mai messo in discussione.

Giulia Mugnai, sindaco di Figline Incisa: "Noi abbiamo registrato i tempi per l'attuazione dei patti territoriali riferiti dall'assessore Saccardi e li monitoreremo passo dopo passo perchè i ritardi non sono più giustificabili. Vogliamo vedere applicati gli impegni presi. Vorremmo che l'assessore si facesse garante. Da oggi metteremo in relazione il Serristori con gli ospedali fiorentini e con quello della Gruccia. Già partiti oculistica e melanoma".
 

Enrico Desideri, direttore generale Asl Toscana sud: "Il fatto che si sia deciso di fare un protocollo unico, che vede la Regione garante e poi i sindaci e le due aziende sanitarie, ottiene lo stesso risultato dell'unificazione del distretto. Si tratta di farlo bene in maniera  che sia l'ospedale di Figline che quello della Gruccia  trovino una sinergia e non un depotenziamento reciproco. Le condizioni ci sono. Figline deve avere tutte le specialità di base e la proiezione delle specialistiche e il Valdarno aretino deve vedere in questo un ampliamento di casistica che giustifica anche in prospettiva il mantenimento di tutto ciò che ha". 
 

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