Il sindaco uscente ufficializza la sua posizione: “Non potevo accettare l’invito arrivato da un Pd sostanzialmente spaccato”, afferma. “Continuerò a difendere e portare avanti i valori del Pd, ma non posso riconoscere le primarie per come si sono svolte: a questo punto chiedo che a legittimare davvero Ricci siano le urne e gli elettori, con i quali mi misurerò”
Non riconosce le primarie, per come si sono svolte, e quindi nemmeno il loro esito. Non accetta l'offerta arrivata dall'assemblea del Pd, di candidarsi come capolista a supporto di Ricci. E va avanti, come già aveva detto nei giorni scorsi: Francesco Maria Grasso, sindaco uscente a Montevarchi, sarà uno dei competitor delle prossime elezioni amministrative, con una lista civica a suo sostengo.
Lo ha annunciato oggi in una conferenza stampa in cui ha ribadito la sua posizione: "Ringrazio chi ha lavorato con me in questi cinque anni, e ringrazio quella parte del Partito democratico che ha lavorato fino in fondo manifestando fiducia e apprezzamento nei miei confronti, a partire dal segretario provinciale Dindalini. Ma accettare una proposta arrivata dopo un confronto durissimo, dopo attacchi pesanti nei miei confronti, e senza le condizioni per lavorare uniti, era impossibile per me", dice Grasso.
"Ho preso la mia decisione definitiva dopo l'assemblea di venerdì notte – aggiunge Grasso – una decisione non facile, ma basata sull'analisi di chi detesta voltagabbana patentati e moralisti improbabili. Ero diventato un sindaco scomodo, evidentemente: da ottobre a oggi non si è fatto che lavorare perché io non venissi ricandidato. Non biasimo certo le altre forze politiche per questo, ma quella parte del Pd che ha lavorato per mesi, fino alle primarie, solo per questo obiettivo".
Dal momento in cui presenterà la sua lista (il termine ultimo scade venerdì a mezzogiorno) non sarà più membro del Partito democratico: il segretario provinciale Dindalini lo ha già detto chiaramente. "Metteranno in atto quello che è previsto dalle regole – si limita a commentare Grasso – resto fermo però nel ribadire che continuerò a rappresentare i valori autentici del centrosinistra e del Pd, e farò di tutto perché la città non finisca nelle mani del centrodestra. A questo proposito, dico fin da subito che, se ad un eventuale ballottaggio finisse la coalizione guidata da Ricci, sarei pronto a dare il mio supporto perché vinca".
Perché in quel caso, spiega il sindaco uscente, sarebbe il voto stesso dei cittadini a legittimare Ricci: "Io non posso riconoscere le primarie per come si sono svolte, senza quei criteri di trasparenza e correttezza che ne sono necessariamente alla base. Non riconosco quanto emerso da quei 2300 voti. Per questo mi misuro con il giudizio degli elettori: siano loro a decidere, a legittimare eventualmente la candidatura di Ricci. Se così sarà, sono pronto ad accettarlo".
Ancora massimo riserbo sulla composizione della lista: Grasso annuncia soltanto che ne faranno parte l'attuale assessore al centro storico, Piero Francini, e il consigliere già passato in maggioranza, Mauro Buffoni. Ne faranno parte anche alcune forze che avevano partecipato alla coalizione: Sinistra per Montevarchi, Impresa e Innovazione, Sel Montevarchi. Tanto che il portavoce Simoni ieri aveva annunciato le sue dimissioni da tale ruolo. Altri nomi, invece, verranno resi noti con la presentazione ufficiale. "Sono esponenti della società civile, con età e esperienze lavorative anche molto diverse fra loro", aggiunge. Il programma? "Praticamente è già pronto, sarà molto simile a quello della coalizione. Perché quello che mi sta a cuore è scritto lì, in quel programma che ho contribuito a scrivere. E che vorrei non venisse dimenticato".