04, Maggio, 2024

“Gli eroi di via Fani”, gli uomini della scorta di Aldo Moro, presentato agli studenti

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Incontro tra gli studenti dell’Isis Valdarno e l’autore del libro, Filippo Boni. Uno spaccato della storia dell’Italia ancora controversa e piena di lacune

Una parte della storia dell'Italia, ancora per tanti aspetti oscura, raccontata come poche volte è stato fatto: questa volta a parlare sono le vittime e lo fanno attraverso le loro azioni in vita, i sentimenti che hanno animato ogni lora scelta, le persone che hanno amato e dalle quale hanno ricevuto amore. "Gli eroi di via Fani" riporta alla luce il rapimento e l'omicidio di Aldo Moro, avvenuti nel 1978, tramite i cinque agenti della scorta. Uomini, poliziotti e carabinieri, che hanno scelto di servire lo Stato e che per questo loro senso del dovere sono stati uccisi.

Il libro di Filippo Boni, giornalista, scrittore e vicesindaco del Comune di Cavriglia, giunto alla sua seconda edizione, che ha ricevuto il premio Pegaso dal consiglio regionale della Toscana, è stato al centro dell'incontro con gli studenti di alcune classi dell'Isis Valdarno all'Auditorium della Banca del Valdarno di San Giovanni.

Le figure di Raffaele Iozzino, Oreste Leonardo, Domenico Ricci, Giulio Rivera e Francesco Zizzi nel libro raccontano, attraverso un lavoro certosino, la storia di quegli anni. Una storia che le nuove generazioni devono conoscere.

Filippo Boni: "Io giro l'Italia in questi giorni soprattutto tra i ragazzi perchè abbiano l'opportunità di conoscere un periodo storico sul quale c'è necessità di fare molta luce. Trovo un terreno fertile, tanta attenzione, tanta sensibilità tra i giovani che vogliono sapere cosa è accaduto negli anni di piombo. In questi 40 anni c'è stato un vuoto di memoria su queste cinque vittime che furono trucidate dalle Brigate rosse".

 

Lorenza Posfortunato, docente ITT Ferraris: "Il libro apre uno squarcio su quanto accadde in via Fani. Per la prima volta è raccontato dalla parte delle vittime e dei familiari. È una maniera per strappare dall'oblio questi giovani uomini e per rivedere questo fatto ancora oscuro. Sicuramente è un'occasione di crescita per i nostri alunni".

 

Orgoglio per la presentazione del libro anche da parte del presidente della Banca del Valdarno, Gianfranco Donato.

 

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