Nota del Candidato al Consiglio Regionale della Toscana – Circoscrizione Arezzo per la lista Sì Toscana a Sinistra con Tommaso Fattori presidente
"E’ iniziata la discussione alla Camera del Ddl “La Buona Scuola” dopo episodi di protesta che hanno visto anche il Valdarno protagonista. Ho sentito quindi il bisogno di parlare con studenti ed insegnanti che nei giorni scorsi mi hanno esposto le proprie preoccupazioni in merito al provvedimento".
"Dopo alcune riflessioni è emerso che di fatto c’è l’intenzione, da parte del governo, di capovolgere la concezione di scuola come bene pubblico cercando di trasformarla in un ente privato in cui il preside-titolare decide quanti e quali insegnanti assumere, con criteri discutibili, assumendo poi le prerogative deliberative proprie del collegio docenti riducendolo ad un mero organo consultivo non più in grado di attuare democraticamente l’attività educativa e didattica. Lo stesso meccanismo viene applicato alla valutazione degli insegnanti, i quali, in cambio di premi in denaro, dovranno competere tra loro per accaparrarsi la posta in palio. Per non parlare degli studenti, i veri esclusi da questa riforma, su cui ricadranno le conseguenze di una totale indifferenza verso interventi strutturali che riguardano la sicurezza e la qualità della vita all’interno dei luoghi dell’apprendimento: non sono infatti disponibili fondi per comprare carta igienica o materiali didattici, ma allo stesso tempo si continua a finanziare le scuole private con somme ingenti, anche nella nostra Regione, ignorando i principi espressi dagli articoli 33 e 34 della Costituzione".
"L’introduzione del 5xmille, infine, agli istituti scolastici sancirà definitivamente la suddivisione delle scuole in strutture di serie A e di serie B, come dimostra anche la possibilità di ricorrere a sponsor esterni che metteranno l’istruzione pubblica in balia del libero mercato e sotto il giogo dei grandi capitali privati".
"E in un contesto del genere, qual è il pensiero degli altri candidati valdarnesi alle prossime elezioni regionali? Mi rivolgo in modo particolare agli esponenti del Partito Democratico che dovrebbero sostenere senza esitazione la riforma Giannini: siete d’accordo veramente con la progressiva svendita e mercificazione dell’istruzione pubblica?".