21, Maggio, 2024

Francesco Ruscelli incontra Tajani e Cadec sul tema della pesca sportiva e ricreativa

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Il direttore della Fiops Francesco Ruscelli è stato ricevuto a Strasburgo dal presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani e dal presidente della Commissione per la pesca Alain Cadec

Francesco Ruscelli, valdarnese di Cavriglia, direttore della Fiops, Federazione italiana operatori pesca sportiva, a Strasburgo ha incontrato il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani e il presidente della Commissione per la pesca Alain Cadec. Un’occasione mai verificatasi prima per parlare della rilevanza della pesca sportiva e ricreativa a livello economico e sociale.

Ruscelli, per conto del presidente Ugo Claudio Matteoli, ha rappresentato anche la Fipsas. “Un primo passo importante reso possibile grazie all’impegno e alla disponibilità dell’eurodeputata Barbara Matera che, nel giro di poche settimane, è riuscita ad organizzare gli appuntamenti e persino ad  accompagnarci ad entrambi”.

A Tajani sono stati illustrati i numeri del settore: 2 milioni di pescatori sportivi e ricreativi soltanto in Italia che muovono un indotto tra i 2 e i 3 miliardi di euro all’anno. In Europa le cifre sono 10 volte tanto, con oltre 20 milioni di pescatori e un indotto di decine di miliardi di euro. "Il presidente del Parlamento europeo ha riconosciuto la valenza dei dati presentati attivandosi subito per organizzare ulteriori incontri a Bruxelles con i vertici della Commissione europea per la pesca a partire da fine gennaio. Ho davvero apprezzato il pragmatismo e la sensibilità di Tajani che ha dimostrato una seria volontà di proseguire il percorso intrapreso".

Subito dopo il direttore della Fiops Francesco Ruscelli è stato accolto da Alain Cadec che, oltre ad essere il presidente della Commissione pesca, è un appassionato pescatore che si diletta nelle acque della sua Bretagna.

"Tanti i temi affrontati fra cui la necessità di esaltare il ruolo della pesca sportiva nel marketing territoriale, l’urgenza legata al diffondersi del fenomeno del bracconaggio, il bisogno di maggiori controlli nei mari così come nelle acque dolci. E poi ancora la salvaguardia delle specie ittiche e della fauna, il rapporto fra specie autoctone e alloctone e l’impatto della pesca sportiva sugli stock ittici del mare".

Francesco Ruscelli conclude: “Nei prossimi giorni, insieme alla Fipsas, invieremo una memoria più dettagliata su ogni questione di cui abbiamo discusso. Credo che questi incontri a Strasburgo siano soltanto l’inizio di un’importante collaborazione che potrà portare enormi benefici al mondo della pesca sportiva e ricreativa”.

 

 

 

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