26, Aprile, 2024

Da Gastone Brilli Peri ad Andrea Cioncolini, un legame fra due montevarchini nato grazie al museo dell’Alfa Romeo

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Andrea Cioncolini lavora da qualche mese come guida al Museo dell’Alfa Romeo di Arese, dove è custodita l’Alfa Romeo Gran Prix P2 del 1924 sulla quale Gastone Brilli Peri vinse il campionato del mondo nel 1925. Il suo racconto

Si intrecciano ad Arese, nel cuore della Lombardia, le storie del campione montevarchino di automobilismo, Gastone Brilli Peri, e di un altro montevarchino, Andrea Cioncolini, che da poco ha iniziato a lavorare come guida all'interno del Museo storico dell'Alfa Romeo, riaperto il 30 scorso dopo un lungo periodo di chiusura. 

In quel museo, infatti, è custodita l’Alfa Romeo Gran Prix P2 del 1924, l'auto sulla quale Gastone Brilli Peri vinse il campionato del mondo nel 1925. "All’interno di uno dei saloni principali dello spazio espositivo – racconta la giovane guida – è esposta la famosa auto con la quale il pilota montevarchino (non di origine, ma di adozione) si aggiudicò il campionato del mondo nel 1925. Un campionato che ancora non era riservato ai piloti, ma alle sole case costruttrici: quello del 1925 fu in assoluto il primo campionato del mondo della storia dell’automobilismo, pioniere di quello che sarebbe diventato in seguito la Formula Uno". 

"La P2 che guidò Brilli Peri – spiega ancora Cioncolini – era un’auto ad 8 cilindri che superava i 200 chilometri di velocità". Accanto a quella dell'auto, Andrea Cioncolini racconta anche la storia di Brilli Peri: figlio del conte Alessandro Brilli-Peri e della marchesa Elisa Alli Maccarani, residenti a Firenze, ma proprietari anche di una serie di immobili e terreni in campagna tra i quali anche a Montevarchi in località Giglio, Gastone scelse proprio Montevarchi per vivere. 

Nel 1925 durante il Gran Premio di Francia morì Antonio Ascari, pilota della famosa P2. Fu così che l’Alfa Romeo al gran premio successivo del 6 settembre 1925, a Monza, l’ultimo di quella stagione, chiamò proprio Brilli Peri a guidare proprio l’Alfa P2. E quello di Monza fu un Gran Premio intenso e ricco di colpi di scena, ma dopo 80 giri di pista  e dopo circa 800 km, Brilli Peri sfrecciò sul rettilineo d'arrivo per primo sotto la bandiera a scacchi con un tempo di 5 ore, 14 minuti e 33 secondi. Consegnando all'Alfa Romeo il campionato del mondo.

Brilli Peri ha poi continuato a correre per l’Alfa Romeo e per altre case, ottenendo grandi successi, fino a quando non morì durante le prove del Gran premio di Tripoli il 22 marzo del 1930. Il corpo di Gastone Brilli Peri rientrò a Montevarchi il 28 marzo dove fu allestita una camera ardente nella Chiesa della Misericordia. Mentre in tutta la città le bandiere erano a mezz'asta, il 29 marzo fu celebrato il funerale al quale partecipò una folla imponente arrivata da tutta l'Italia.

Un funerale che il nonno di Andrea, Amedeo Rossini, ancora ricorda. In memoria del figlio scomparso, la madre Elisa lasciò la villa di Montevarchi alle suore Calasalanziane che la adibirono ad asilo infantile intitolandolo al pilota. 

Andrea Cioncolini

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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