24, Aprile, 2024

Cinque panchine rosse per ricordare, sempre. Aumenta il numero delle donne che rompono il silenzio

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Le panchine sono alle Fornaci, al Pallaio, all’interno del plesso scolastico, all’autostazione e al Parco pubblico attrezzato

Dalle 188 del 2016 il numero è lievitato a 303 nel 2018. Quest'anno, secondo i dati che si riferiscono al periodo 1° gennaio – 31 ottobre,  sono state 250. Sono le donne accolte dal Centro antiviolenza di Arezzo, associazione Pronto donna onlus, che ha ramificazioni anche nelle vallate: per il Valdarno la sede è a San Giovanni. Se infatti è vero come lo è che il fenomeno della violenza contro le donne è in crescita, come a livello nazionale, è altrettanto vero che è in aumento anche il numero delle donne che hanno il coraggio di uscire dal silenzio e denunciare. Per tutto questo l'Amministrazione comunale di Terranuova, perchè la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne non rimanga solo una data, ha installato cinque panchine rosse in altrettanti punti della città: così la memoria di quanto accade ad alcune può diventare un monito e uno stimolo per le altre.

Mauro Di Ponte, vicesindaco di Terranuova: "Una giornata importante istuita dall'Onu nel 1999. E' necessario però che i riflettori siano accesi sempre sulla violenza contro le donne.  E' importante iniziare dalla cultura e dall'educazione dei giovani perchè non diventino aggressori. Noi collochiamo cinque panchine rosse: una alle Fornaci, una al Pallaio, poi all'interno del plesso scolastico, all'autostazione e al Parco pubblico attrezzato. E' un piccolo gesto che però serve e mantenere viva l'attenzione tutti i giorni sul problema".

 

Avvocato Piera Santoro, vicepresidente Centro antiviolenza di Arezzo, associazione Pronto Donna onlus: "Quest'anno abbiamo avuto 250 donne accolte dal Centro antiviolenza. Il fenomeno purtroppo rispecchia il trend nazionale: è in crescita però ci sono più donne che denunciano. Tutta l'opera di sensibilizzazione di stimolo, serve alle donne ad emergere dalla paura. La cosa più complicata per una donna che subisce violenza è denunciare perchè nel momento in cui si denuncia si prende coscienza di essere vittima di violenza. Il Centro antiviolenza offre accoglienza, percorsi di fuoriuscita dalla violenza. L'invito alle donne è denunciare non tanto ai carabinieri o alla polizia ma nel senso di raccontare e di uscire dal silenzio".

 

39 delle 303 donne accolte nel 2018 dal Centro antiviolenza provenivano dal Valdarno aretino. Delle 250 di quest'anno lo sono l'11%.  Secondo i dati del Centro antiviolenza di Arezzo l'identikit delle donne accolte dice che sono per la maggioranza in età 30/49 anni, senza grande differenza tra disoccupata od occupata. Per il 57% dei casi si tratta di violenza fisica e psicologica da parte, per il 36%, del coniuge. Il Centro antiviolenza offre a tutte coloro che trovano il coraggio di chiedere aiuto un punto di riferimento e sostegno, aiuto, interventi e azioni di informazione e sensibilizzazione nel territorio, accoglienza e riparo a donne esposte a violenza.

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