02, Maggio, 2024

Centro semiresidenziale L’Aquilone, c’è l’intesa dei Comuni per il trasferimento in una nuova struttura. L’attuale sede è obsoleta

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Nell’attuale struttura di via Giovanni da Verrazzano sono ospitate attualmente 19 persone. Ma l’edificio è in condizioni obsolete. Il Centro diurno semiresidenziale, socio-riabilitativo per persone disabili sarà trasferito in un edificio in piazza Mazzanti a Incisa, che verrà ristrutturato.

Una nuova struttura per il Centro l'Aquilone di Figline Valdarno. E' questo l'oggetto del protocollo d'intesa tra i Comuni di Figline e Incisa, Rignano e Reggello.

Attualmente, presso i locali di Via Giovanni da Verrazzano a Figline, immobile di proprietà dell’ASL Toscana Centro, è ospitato il Centro diurno semiresidenziale socio-riabilitativo“L’Aquilone-Figline”. La struttura accoglie 19 ospiti provenienti dai Comuni della zona. “In tale Centro – si legge nella delibera di giunta di Figline e Incisa – sono espletate sia attività socio-educative, che abilitative-riabilitative, nell’ambito di progetti individuali finalizzati al mantenimento e miglioramento dell’autonomia personale e delle capacità relazionali dei soggetti. Utenti con gravi e gravissime disabilità, in uscita dall’obbligo scolastico”.

Come evidenzia l'amministrazione, però, “l’attuale sede è particolarmente obsoleta, per cui anche a mezzo di consistenti e costosi interventi strutturali non si otterrebbe il necessario ripristino degli spazi utili all’attuazione dei programmi sociali e riabilitativi a favore degli utenti”.

I Comuni valdarnesi hanno trovato un accordo per una nuova collocazione del centro e la scelta è andata su un immobile del Comune di Figline e Incisa in piazza Lucrezia Mazzanti: è qui che il centro verrà trasferito nei prossimi mesi.

Prima però sarà necessaria una ristrutturazione: “Si rende necessaria una ristrutturazione dell'immobile in quanto attualmente ha una destinazione d'uso non adeguata, e gli interventi sono necessari per renderlo funzionale come centro semi-residenziale e socio-riabilatitativo per persone disabili” si legge nel protocollo d'intesa.

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