Sorgerà a fianco dell’attuale distretto, lungo via Caduti di Secchieta. In un’altra assemblea, il sindaco Benucci ha spiegato le ragioni che hanno portato a scartare altri luoghi. Sarà compito dei tecnici risolvere la questione dell’attraversamento in sicurezza della strada
Sarà a fianco dell'attuale sede del distretto sociosanitario, che nascerà la nuova Casa della Salute di Reggello. L'area individuata dall'amministrazione comunale, di concerto con la Asl, è quella che comprende il piccolo parcheggio a cui si accede da via Caduti di Secchieta, e l'area verde con cui confina.
Ieri il sindaco Cristiano Benucci ne ha parlato in una nuova assemblea pubblica, dopo quella di presentazione a cui era intervenuta anche l'assessore alla sanità della Regione Toscana, Stefania Saccardi. Proprio in quell'occasione erano state avanzate richieste dai cittadini su localizzazioni alternative, e così l'amministrazione ha deciso di fare chiarezza su quella scelta.
"La nota positiva, per Reggello – ha detto Benucci – è che la Regione ha confermato i finanziamenti: 1 milione di euro in tutto, già esecutiva la parte per la progettazione, mentre quella per la realizzazione dei lavori lo sarà nel 2017. Questo, però, significa che i tempi ora sono ristretti: dunque, per realizzare la Casa della Salute, c'era bisogno di un'area già di proprietà comunale, per non avviare processi espropriativi lenti e costosi".
"Il nostro punto fermo è che la Casa della Salute dovrà essere a Reggello. Non in una frazione, né fuori dal centro abitato. Su questo siamo stati fermi fin dall'inizio: per noi significa garantire servizi importantissimi ai cittadini, con un poliambulatorio avanzato che sarà aperto 12 ore al giorno, con medici di famiglia, consultorio, fisioterapia, punto Cup e prelievi. Un punto di riferimento, insomma, per i servizi sociosanitari".
Tre le aree pubbliche che potevano essere sfruttate. "La prima era la zona delle Lastre, ma l'abbiamo dovuta subito scartare. Soprattutto perché, per via del vincolo idraulico, la parte edificabile era troppo piccola", ha spiegato il sindaco. Scartata anche la seconda ipotesi, quella dello stadio: "L'area ipotizzata è quella che oggi ospita la sede della Protezione civile. E per spostare questa, occorreva individuare un'altra zona che rispondesse a determinati requisiti: un posto dove atterrare con l'elisoccorso, uno dove allestire un campo base. Insomma, per il momento luoghi conformi non si sono trovati. E dunque la Protezione civile deve rimanere dov'è".
Da qui la scelta numero tre, quella appunto di via Caduti di Secchieta. "C'è lo spazio sufficiente per un edificio di circa 500 metri quadrati di superficie lorda; c'è la vicinanza con altri servizi e una sorta di continuità, dunque". Sui problemi evidenziati per l'attraversamento in sicurezza dei pedoni, per l'accesso alla struttura, Benucci ha commentato: "Non penso che la soluzione sia un semaforo a chiamata. Ma i tecnici hanno diversi strumenti a disposizione, e troveranno sicuramente il modo di garantire la sicurezza di tutti".
Il sindaco ha anche motivato il suo 'no' ad almeno due proposte che erano venute dai cittadini. "Da scartare l'area del Poderino, dove la Croce Azzurra realizzerà la sua probabile futura sede, perché non è in centro a Reggello, come richiedono invece gli standard per la realizzazione di una Casa della Salute, che non è un pronto soccorso ma un poliambulatorio avanzato, ribadisco". E poi: "Non posso accettare nemmeno di utilizzare piazza Aldo Moro: significherebbe sacrificare in modo irrimediabile il parcheggio e, soprattutto, l'unico parco pubblico attrezzato del capoluogo, e non la trovo una strada da percorrere".