Il candidato sindaco Claudio Cincinelli: “L’adesione alla campagna di raccolta firme per la legalizzazione controllata di produzione, commercio e consumo di cannabis può funzionare da occasione di rilancio per Montevarchi”
Rendere la coltivazione e produzione di cannabis una risorsa per Montevarchi: è una proposta destinata sicuramente a far discutere, quella lanciata da Claudio Cincinelli, candidato sindaco della lista "Montevarchi Alternativa".
"Uno dei problemi che affligge giovani, famiglie e autorità è quello del rapporto con le famose “droghe leggere”, attimo di trasgressione per più di una fascia di età, ma comunque illegale e incontrollabile – ricorda Cincinelli – ma se invece che un problema fosse una risorsa? Noi crediamo che l’adesione alla campagna di raccolta firme per la legalizzazione controllata di produzione, commercio e consumo di cannabis possa funzionare da aiuto alla ricostruzione e rivalutazione non solo del centro storico, ma anche da rilancio della cittadina stessa attraverso la visibilità che Montevarchi potrebbe avere come protagonista di un progetto pilota".
Portare produzione e consumo entro il qaudro della legalità, è l'obiettivo da perseguire secondo Montevarchi Alternativa, che cita esempi di stati esteri che hanno già compiuto questa scelta: "Questo non vuol dire assenza di regole, anzi: all’inizio forse dovranno esserne previste di più severe e stringenti per non fare in modo che il volano positivo si trasformi in un boomerang doloroso, ci sarà bisogno di partecipazione e collaborazione da parte dei cittadini e di vagliare le singole iniziative, ma i risultati raggiunti da altri Paesi (come Colorado, Canada, Messico, California, Brasile, Svizzera per non citare i Paesi Bassi) dove il consumo non è aumentato ma c’è stato più controllo, più turismo e più introiti per lo stato, sono confortanti e inducono a pensare che forse la strada non sia sbagliata".
Per il candidato Cincinelli, è un'occasione di sviluppo economico: "C’è da considerare il corollario di attività imprenditoriali che potrebbero sorgere attorno a queste iniziative e non ultimo il lato terapeutico con i risultati dell’impiego di marijuana nella cura del dolore, delle crisi epilettiche, negli stadi terminali dell’Aids, per alcune forme di cancro, per la sclerosi multipla, per spasmi muscolari e nei casi di mancanza di appetito; tutte casistiche e istanze di cui l’ospedale della Gruccia potrebbe farsi portavoce e primo interprete rappresentando un punto di riferimento per tutta Italia".
Montevarchi Alternativa, che tra l'altro aveva già inserito la coltura della canapa industriale (destinata ad esempio ad usi tessili) tra gli obiettivi per il rilancio del territorio, aggiunge: "La proposta di legge di iniziativa popolare è una buona base su cui lavorare ma può comunque essere migliorata in alcune zone d’ombra e noi vogliamo essere i primi e principali attori di questa innovazione. Montevarchi ha bisogno di una spinta innovativa e di una visione più moderna e aperta ai tempi che cambiano, per riconquistare quel posto di avanguardia e di riferimento per tutto il Valdarno".