Il Pd del Valdarno aretino schiera Valentina Vadi e Simone Tartaro, nelle liste per i candidati al consiglio regionale. Non c’è Chiara Galli, che commenta amara: “Scelta fatta con la scusa della residenza a Montevarchi”. E la decisione porta alle dimissioni Filippo Gallo, coordinatore regionale della lista Civati
Saranno Valentina Vadi e Simone Tartaro a rappresentare il Valdarno aretino nella lista del Pd alle elezioni regionali. Sono i loro nomi ad essere usciti dalla Direzione provinciale del Pd di Arezzo, complicata e affatto pacifica: tanto che arriva anche la notizia delle dimissioni di un membro della stessa Direzione.
I candidati valdarnesi erano infatti tre, usciti anche loro dopo una tumultuosa sequenza di decisioni e contro-decisioni nel Pd del Valdarno aretino. Ipotesi primarie fra gli iscritti, poi saltate. E da Cavriglia l'accusa di un sistema parziale, arrivata per bocca dell'ex sindaco Ivano Ferri, che ritira subito la sua candidatura.
Restano in tre: Valentina Vadi, Simone Tartaro e Chiara Galli. Tutti e tre raccolgono le firme necessarie, e presentano ufficialmente le proprie candidature. A questo punto la palla passa proprio alla Direzione provinciale di Arezzo. Dal quale, nella serata del 10 aprile, arriva la decisione finale: non ci sarà Chiara Galli, passano gli altri due. A motivare la scelta ci sarebbe il riconoscimento di una rappresentatività territoriale: in sostanza, servono un uomo e una donna, e visto che Tartaro (unico uomo) è di Montevarchi, si privilegia la sangiovannese Vadi alla montevarchina Galli.
Ed è per questo che si scatenano subito le polemiche. Amaro il commento della stessa Chiara Galli: "Di questo criterio anagrafico ne faccio le spese io, e non si capisce perché. Il regolamento regionale parla chiaro: parla di radicamento territoriale, non comunale". C'è poi la questione dell'area di appartenenza: Chiara Galli rappresentava, unica a livello aretino, la sinistra civatiana. E infatti in conseguenza di questa scelta Filippo Gallo, coordinatore regionale della lista Civati, ha presentato le sue dimissioni dalla direzione provinciale aretina.
“Non è una battuta – dice Chiara Galli – la colpa è mia, abito lungo il borro del Tredicesimo dalla parte sbagliata, di là dal ponte c’è Bucine, mi bastava abitare cinque metri più in là ed era fatta! La situazione grave e allo stesso tempo ridicola che si è creata in provincia di Arezzo ha origine nel percorso di selezione dei candidati proposto e mal gestito dai segretari dei comuni valdarnesi e nella volontà di rovesciare il tavolo da parte del partito di Cavriglia. Un pasticcio politico e anche umano. Vorrei solo che il Pd provinciale spiegasse in maniera chiara i criteri che hanno portato all’esclusione della mia candidatura e di una componente del Pd dalla tornata elettorale".
"Tutta questa vicenda – conclude Galli – oltre alla volontà aretina di escludere la sinistra civatiana dalle elezioni regionali, denuncia la mancanza di unità del partito democratico valdarnese nella scelta dei propri rappresentanti, questa incapacità potrebbe mettere a rischio la possibilità dell’elezione di un consigliere valdarnese. Forse qualcuno ne sarà contento: io non sarò fra quelli. Di sicuro qualcuno ne avrà un vantaggio elettorale ma sarà un successo costruito sulla divisione del Valdarno e la squalifica della componente della sinistra civatiana della provincia di Arezzo".
Chi sono i candidati scelti
Simone Tartaro: ingegnere impegnato nel settore energetico, giovane membro del Pd di Montevarchi. E' stato un renziano della prima ora, e infatti ha aderito al gruppo Montevarchi Cambiaverso.
Valentina Vadi, insegnante, è l'attuale segretaria dell'Unione comunale del Pd di San Giovanni. E' stata sostenitrice nel 2012 della corrente Bersani.