Il Collegio di Garanzia statutaria della Regione Toscana si è espresso in merito alla regolarità delle firme e all’ammissibilità del quesito referendario presentato dal Comitato Toscana Sanità: il quesito intende rivedere l’organizzazione sanitaria abolendo le tre grandi Asl e tornando a strutture più vicine al territorio. Il Collegio di Garanzia ha confermato la regolarità delle firme e l’ammissibilità del quesito. Da fine mese, quindi, il Comitato potrà iniziare a raccogliere le firme necessarie per depositare la richiesta.
Il testo del quesito:
“Siete favorevoli alla proposta volta a rivedere l’attuale assetto istituzionale e organizzativo del SSR incentrato in tre Ausl di area vasta, come previsto dalla legge 84/2015 Riordino dell’assetto istituzionale e organizzativo del SSR. Modifiche alla legge 40/2005, con il ripristino delle preesistenti 12 Ausl o comunque con una maggiore diffusione della Ausl sul territorio? Ciò al fine di garantire un più efficace coinvolgimento delle comunità locali necessario per una migliore analisi dei bisogni e delle esigenze dei cittadini toscani, nonché una più adeguata e coerente risposta organizzativa, gestionale e socio-assistenziale in particolare sulle liste di attesa, ricoveri e accesso al pronto soccorso.”
Commenta Chiassai, che in Valdarno è stata fra le promotrici della raccolta firme: “Non era banale che il quesito venisse accettato. È una grande soddisfazione per il Comitato che ha lavorato studiando attentamente la questione. Non è propaganda politica, come qualcuno ci accusa: noi vogliamo solo dare la possibilità ai cittadini toscani di esprimersi su questa tematica. Tra circa un mese potremo ripartire con la raccolta firme che servono per ottenere che il referendum venga indetto, ne servono oltre 35mila per poter portare sul tavolo del Consiglio regionale la proposta di referendum . Mi auguro che, a differenza di quanto accaduto nel 2015, questa governance toscana dimostri di essere democratica e dia la possibilità a tutti i cittadini toscani di esprimere la loro opinione sulla situazione attuale della sanità regionale e su quello che probabilmente c’è necessità di cambiare. Siamo felici di questo primo step raggiunto, ci adopereremo come abbiamo sempre fatto con la raccolta delle altre firme e poi confidiamo che non ci sia paura della democrazia”.
Sulla riforma delle tre mega Asl, Chiassai ribadisce: “Non è un’opinione mia, ma sono i dati di fatto che mostrano che da quando la Regione decise, d’imperio, di passare alle tre mega Asl, i costi sono aumentati; ed è per le politiche sanitarie di Giani che siamo arrivati ad un buco di bilancio di un miliardo di euro e siamo al secondo anno in cui Giani ci fa pagare l’Irpef più alto d’Italia. Questi sono i fatti. Spero che a questo punto, una volta che avremo raccolto le firme necessarie, nessuno abbia paura di far esprimere i cittadini”.