“Da presidente della Provincia di Arezzo e ora da amministratore regionale il mio impegno per portarla a compimento rimane lo stesso”, afferma l’assessore Vincenzo Ceccarelli. E sul cantiere della Variante in Valdarno fiorentino, aggiunge: “Attivate le procedure necessarie ad esercitare i poteri sostitutivi in caso l’attuale gestione non sia in grado”
"La Variante è una nostra priorità: e va terminata. L'importante è portarla in fondo, per il Valdarno prima di tutto". A dirlo è l'assessore regionale alle infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli, che da ex presidente della Provincia di Arezzo aveva anche dato il via al cantiere. Oggi, rispondendo alle richieste arrivate dal Movimento 5 Stelle di San Giovanni, Terranuova, Figline-Incisa e Reggello, in merito ad entrambi i versanti dell'opera, Ceccarelli ribadisce alcuni punti.
“La variante alla Sr 69 è un obiettivo fondamentale, un’opera la cui conclusione il Valdarno attende per dare risposta alle moderne esigenze di mobilità nella valle. Da presidente della Provincia di Arezzo e ora da amministratore regionale il mio impegno per portarla a compimento rimane lo stesso”, sostiene l'assessore. “Quanto alla questione dei tempi, voglio solo ricordare che al momento della partenza dei lavori parlai della durata prevista dal contratto che era stato firmato. Quindi niente di avventato".
"Ma quello che conta davvero è arrivare in fondo, e farlo il più rapidamente possibile. Per questo – conclude Vincenzo Ceccarelli – la Regione ha attivato, in relazione al tratto fiorentino, le procedure necessarie ad esercitare i poteri sostitutivi nel caso in cui si avesse certezza che l’attuale gestione non è in grado di conseguire l’obiettivo fissato”.