23, Aprile, 2024

Tunnel Tav, addio alla separazione fra regionali e alta velocità? Rossi: “Va risolto il conflitto nel nodo fiorentino”. Pendolari valdarnesi scettici

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L’ipotesi che il tunnel Tav possa essere utilizzato anche dai regionali è stata svelata ieri da Repubblica. La Regione non ha chiuso le porte, ma i pendolari valdarnesi ribadiscono: “I nostri problemi sono a Rovezzano, dove il ‘collo di bottiglia’ ci costringe agli inchini quotidiani”

L'ipotesi di un uso misto, fra alta velocità e treni regionali, nel tunnel Tav in costruzione a Firenze è stata portata alla luce ieri da Repubblica. E fa già discutere: perché allo stesso tempo, porta con sé una compresenza delle due linee anche alle stazioni di Santa Maria Novella e alla futura Foster. Addio dunque alla separazione dei flussi, così come era stata pensata in origine? Comune e Rfi ne starebbero parlando, per ora non ci sono certezze. 

La Regione, dal canto suo, non ha chiuso la porta a questa ipotesi. Ieri il presidente Enrico Rossi ha però chiesto che ogni ipotesi allo studio serva comunque a risolvere il problema di conflittualità fra treni ad alta velocità e regionali: "Mi interessa che si risolva il problema del conflitto fra treni regionali e treni ad alta velocità, un conflitto che finisce sempre per penalizzare il nodo di Firenze o, come lo chiamano i ferrovieri, il tappo di Firenze. Un tappo che, colpendo i treni regionali, finisce per colpire, in particolare, i 200 mila e rotti cittadini toscani per i quali e con i quali paghiamo un salato contratto di servizio, provocando ritardi e sofferenze". 
 
"Quel nodo – ha aggiunto Rossi – doveva essere risolto entro il 2015, mentre adesso si sta parlando di una soluzione per il 2020, se le cose andranno bene. Come si dovrà risolvere non sta a noi dirlo, se ci sono soluzioni benissimo, purchè non si perda tempo in chiacchiere e si proceda con i lavori che devono essere fatti.  Ritardare ancora sarebbe un errore che farebbe anche aumentare i costi di questa opera".

Esprimono scetticismo, invece, i pendolari valdarnesi. Il portavoce del Comitato, Maurizio Da Re, è duro: "Ci stanno prendendo in giro. Come fanno a prevedere un uso misto del futuro tunnel Tav di Firenze, con insieme Frecce e treni regionali? Ma se ci costringono in continuazione agli inchini per entrare sulla Direttissima, con i relativi ritardi! Ma se hanno deciso di fare la sperimentazione a due treni regionali sulla linea Lenta, il 2317 e 2308, proprio per dimostrare a tutti i costi che i regionali del Valdarno possono essere sfrattati dalla Direttissima sulla Lenta con 'pochi danni' e dare spazio alle Frecce sempre più veloci! Ma se hanno rifiutato di spostare treni regionali sul tratto veloce fra Campo di Marte e SMNovella (con esclusione dei treni diretti da e per Arezzo) perchè si creano ostacoli alle Frecce! E' solo un modo per illudere i pendolari, in particolare quelli del Valdarno, che forse il tunnel Tav potrebbe servire, quando invece sappiamo bene che il problema dei treni del Valdarno è a Firenze Rovezzano, dove c'è il collo di bottiglia, dove ci sono le interferenze fra treni regionali e le Frecce, dove ci sono gli inchini". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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