L’impresa aveva presentato riserve per 14 milioni di euro: la procedura di accordo bonario è arrivata alla concessione di una proroga di 150 giorni più un riconoscimento di altri 3 milioni e 500mila euro. Intanto una ulteriore variante sposta ancora la consegna finale dei lotti 1 e 2: i 240 giorni previsti al momento della consegna dei lavori sono diventati 863
Finisce con la concessione di 3 milioni e mezzo di euro e 150 giorni in più, la controversia aperta dall'attuale appaltatore dei lotti 1 e 2 della Variante alla Sr69, e cioè la CCC con La Castelnuovese in testa, nei confronti della Provincia di Arezzo. L'accordo bonario chiude in questo modo le richieste di circa 14 milioni di euro avanzate dall'impresa.
La Castelnuovese aveva rilevato il cantiere dei lotti 1 e 2, e cioè il tratto che va da Levane fino alla località Acquaviva (al confine tra Terranuova e San Giovanni, all'altezza della frana di Poggilupi dove in questi giorni sono in corso i lavori), l'11 febbraio 2013, cioè quando i rapporti fra il precedente appaltatore, Impresa Spa, e la Provincia di Arezzo, si erano definitivamente rotti. Alla consegna, i lavori rimasti da portare a termine sui due lotti avevano un costo di 9 milioni di euro e una durata prevista di 240 giorni.
L'intera opera avrebbe dovuto essere consegnata entro l'8 ottobre 2013. Poi, però, sono cambiate diverse cose: prima di tutto, si resero necessari lavori di ripristino in considerazione dei mesi di stop che avevano riguardato il cantiere, e la scadenza fu subito spostata al 24 novembre del 2014. Poi, il maltempo e ulteriori varianti avevano accumulato altri giorni in più.
Nel frattempo, qualcosa è stato effettivamente terminato: il Ponte Leonardo è aperto dallo scorso 21 ottobre, e chiude in sostanza il Lotto 1. Restano in corso i lavori sul Lotto 2, con la messa in sicurezza del versante franoso di Poggilupi, a fianco del tratto di Variante. Ma a maggio dell'anno scorso la presentazione delle riserve da parte dell'impresa segnò un ulteriore scalino in questa complicatissima opera.
Ora, dunque, l'accordo bonario, che segna una ulteriore spesa di 3 milioni e 493mila euro: soldi che non sono a disposizione dell'amministrazione provinciale nelle somme destinate alla Variante, e che finanzierà quindi interamente la Regione Toscana. Inoltre, pochi giorni fa una ulteriore perizia per una variante in corso d'opera ha concesso altri giorni di proroga.
E così, sommando i 150 giorni concessi nell'accordo bonario, quelli concessi dal Responsabile Unico del Procedimento per il maltempo, e quelli assegnati con le varie varianti, si arriva ad individuare la data di consegna dei lavori 23 giugno 2015: e i 240 giorni previsti inizialmente si sono dilatati fino a 863.