04, Ottobre, 2024

Tra inchini e linea lenta, mattinata difficile per i pendolari

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Il ‘famigerato’ 6604 viene dirottato sulla Linea Lenta, costretto a fermarsi più volte, arriva con mezz’ora di ritardo a Firenze. Non va meglio ai passeggeri del 3152, che percorre la Direttissima ma si ferma per dare la precedenza a due treni dell’Alta velocità

Si allunga l'elenco dei reclami dei pendolari valdarnesi per dirottamenti sulla lenta e 'inchini' sulla Direttissima. Nella mattinata di stamani si registra praticamente l'en plein: tanto che il portavoce del Comitato, Maurizio Da Re, chiede: "Che sia solo l'inizio della nuova fase con la gestione Rfi Bologna della direttissima? ". 

Il primo a finire nell'occhio del ciclone è il 6604, il regionale noto per essere uno dei più utilizzati dai pendolari valdarnesi nella mattinata, tanto che spesso è sovraffollato. Stamani arriva a Figline con una manciata di minuti di ritardo, ma poi la svolta: si passa dalla Linea Lenta. Niente direttissima per il regionale. E il ritardo cresce, visto che, raccontano i pendolari, il treno ha dovuto "rallentare più volte per non tamponare il locale che lo precedeva. Poi, arrivati al bivio, nuovo rallentamento e successiva fermata di 15 minuti dopo Rovezzano con 4 inchini all'Alta Velocità. Il treno è arrivato a Rifredi con 30 minuti di ritardo". 

Sorte diversa per il 3152, che passa invece dalla Direttissima, ma è costretto a dare la precedenza all'Alta Velocità. Anzi, il cosiddetto 'inchino' è doppio: "Partito da Figline con due minuti di ritardo ha atteso il passaggio di due treni alta velocità". Numerosi i reclami e le segnalazioni inviate alla Regione.

Infine, la disavventura del Vivalto 11682 Arezzo-Firenze: pochissimi minuti di ritardo, ma moltissime difficoltà per scendere. Raccontano i passeggeri: "Le porte si sono praticamente bloccate tutte, l'unica aperta era in testa al treno. Per scendere ci siamo fatti tutto il treno fino alla porta aperta in prima carrozza… Ma siamo rimasti almeno 5 minuti ad aspettare che le aprissero. Del capotreno nessuna traccia. Un'insegnante con dei bambini delle elementari si è giustamente infuriato perché non riusciva a farli scendere". 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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