23, Novembre, 2024

Teatro Impero, si sblocca l’impasse: in Consiglio via libera all’acquisizione. Chieste certezze sui tempi, finanziamenti Piuss e amianto

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Approvata la Variante al Ru per l’area di Case Romole, dove è allocata anche la capacità edificatoria ‘caricata’ sul Teatro Impero: in parole povere, la contropartita per l’acquisizione della struttura a patrimonio comunale. Approvati due emendamenti delle opposizioni che fissano però impegni precisi, e chiedono certezze

Via libera all'acquisizione a patrimonio comunale del Teatro Impero, oggi di proprietà privata. A sbloccare una procedura rimasta ferma da mesi, è stata l'approvazione, ieri, in consiglio comunale, della Variante al RU per l'ATR di Case Romole, una zona edificabile in cui sono allocati, fra gli altri, anche i circa 2mila metri quadrati 'caricati' sul Teatro, una sorta di contropartita, introdotta con lo strumento della perequazione: in parole povere, si sposta la capacità edificatoria di un immobile del centro storico (in questo caso destinato appunto al patrimonio pubblico), in un'altra area edificabile prevista dal Regolamento urbasnistico. 

Insomma, i proprietari del Teatro Impero potranno cederlo a titolo gratuito al comune, ottenendo in cambio la possibilità di costruire in quell'area conosciuta come Case Romole. Si tratta di un passo avanti importante, perché da anni (dalla progettazione del Piuss, all'epoca della giunta Valentini) si parlava di questa possibilità, ma non si era mai concretizzata. Alla fine la giunta e il sindaco Francesco Grasso hanno incassato l'ok della proprietà e hanno portato all'approvazione del Consiglio comunale il documento. Voto favorevole alla Variante al RU da parte della maggioranza e di Camiciottoli di opposizione. 

Si apre così un capitolo nuovo, comunque non meno complicato, per il comune di Montevarchi. Tre almeno le questioni da chiarire, come hanno chiesto le opposizioni: prima di tutto, la presenza accertata di amianto sul tetto del Teatro, il cui smaltimento deve rimanere in carico all'attuale proprietà; poi, la questione dei tempi del Piuss, che dettavano scadenze precise (messa in cantiere entro dicembre 2014 per ottenere i finanziamenti), e quindi adesso c'è da capire se il finanziamento regionale sia ancora valido; infine, la sostenibilità dell'intervento, sia per la quota parte spettante al comune per la ristrutturazione, sia per la futura gestione del Teatro. 

Magini ha presentato un emendamento, sottoscritto dai membri delle opposizioni e da Iraci di maggioranza, nato proprio da un confronto anche in sede di Commissione, in cui si chiede "prima di avviare qualsivoglia pratica edilizia sul Cinema Teatro Impero, un resoconto dettagliato in ordine a: spese di gestione e incassi relativi al museo civico del Cassero; alla struttura ospitante l'Accademia Valdarnese del Poggio ed il Museo Paleontologico; e alla Ginestra Fabbrica della Conoscenza", proprio per valutare l'impatto economico dei presidi culturali di Montevarchi. 

Si chiedono inoltre informazioni "circa la permanente presenza o meno sull’acquisendo complesso del Cinema Teatro Impero di manufatti contenenti amianto già oggetto di specifica ordinanza sindacale a seguito di rilievi ASL e se sarà tenuto, nella fase di passaggio di proprietà dello stesso, in debito conto del principio “chi inquina paga” sancito dalle norme comunitarie ed affermato in una pluralità di sentenze dei TAR".

E infine di "chiarire con quali tempistiche e modalità, tenuto in debito conto la cogenza temporale dei vincoli PIUSS, si procederà al recupero dell'ex Impero, in particolare se si procederà secondo il progetto cofinanziato o quello ridimensionato come in specifica delibera di giunta" con informazioni "circa le fonti di reperimento effettivo delle risorse necessarie per portare a compimento l'intervento di recupero". Emendamento, questo, approvato all'unanimità, insieme a quello presentato da Camiciottoli, che si concentrava sulla sostenibilità attuale e in prospettiva futura della gestione del Teatro: entrambi i documento, dunque, costituiranno la necessaria premessa per procedere con l'acquisizione del Teatro Impero. 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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