24, Novembre, 2024

Rischio idrogeologico, Caterina Cardi: “La burocrazia ci impedisce di intervenire. Ora basta”

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Regione, Provincia, Consorzio di Bonifica, Tribunale: a loro si rivolge il vicesindaco di Figline Incisa Caterina Cardi chiedendo di snellire e velocizzare le pratiche burocratiche. “Adesso Basta. Noi come comune ci mettiamo la faccia e le risorse e chiediamo agli enti preposti di assumersi le proprie responsabilità e di aiutarci a intervenire in tempi rapidi”

Il ricordo di quanto accaduto a Figline il 21 ottobre 2013 è ancora negli occhi e nella mente di tutti. Per evitare che lo spettro dell'alluvione torni ad essere realtà sono necessari interventi sui corsi d'acqua. Qualcosa è stato fatto dal comune e non dal Consorzio di Bonifica, altre opere sarebbero necessarie ma non possono partire. Per questo il vicesindaco di Figline Incisa Caterina Cardi chiama in causa Regione, Provincia di Firenze, Consorzio di Bonifica e Tribunale per velocizzare e snellire gli iter burocratici.

"Tutti i giorni ci confrontiamo con i cittadini, con le loro preoccupazioni e con le loro arrabbiature. Spesso ci sentiamo impotenti perchè siamo costretti a dire che la competenza non è la nostra, che la burocrazia ci impedisce di intervenire. Adesso Basta. Noi come comune ci mettiamo la faccia e le risorse, chiediamo quindi agli enti preposti di assumersi le proprie responsabilità e di aiutarci a intervenire in tempi rapidi. Due settimane fa a Figline erano presenti il presidente della Regione Enrico Rossi ed Erasmo d'Angelis per il Governo a inaugurare il cantiere per il primo lotto delle casse d'espansione. Siamo contenti, applaudiamo il Governo che ha sbloccato miliardi per la messa in sicurezza idrogeologici, non fermiamoci qua però e andiamo avanti".

Il vicesindaco annuncia anche la firma di un accordo di programma per la messa in sicurezza di due torrenti:

"Noi firmeremo in giunta un accordo programma quadro con la Regione e la Provincia per un intervento di 3 milioni di euro che prevede la messa in sicurezza del Ponterosso e del Cerviano. Sono interventi che non si realizzano in pochi giorni, accorciamo la parte burocratica. Chiediamo alla Regione e alla Provincia di firmare la bozza rapidamente per passare dalle parole ai fatti. Chiediamo celerità anche al Consorzio di Bonifica: ci siamo sostituiti a loro nella pulizia del torrente Ponterosso, era necessario. Sono 130.000 euro di lavori che il nostro territorio aspetta e di cui ha bisogno. Siamo disponibili anche a integrare le risorse per farne altri". 

Poi ancora il problema del ponte privato sul Ponterosso allo Stecco, una struttura che avrebbe reso inutile la cassa d'espansione e causato l'esondazione del torrente. Il ponte andrebbe eliminato.

"Chiediamo celerità anche ai tribunali. Dal novembre 2013 la Provincia ci ha chiesto di abbattere un ponte sul torrente e noi non possiamo fare niente: i privati hanno fatto ricorso al tribunale superiore delle acque che ha accolto la sospensiva. Ieri c'è stata un'udienza dibattimentale e il Tribunale si è riservato di decidere nei prossimi giorni. Noi chiediamo al Tribunale di decidere celermente e auspichiamo che la decisione ci consenta di abbattere il ponte se così non dovesse essere ci rivlgeremo al Prefetto".
 

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