Nel dibattito politico sui rifiuti adesso la parola passa al consigliere comunale pentastellato Tommaso Pierazzi
Sulla questione rifiuti interviene anche il Movimento 5 Stelle. Prima di entrare nel merito il consigliere comunale di San Giovanni, Tommaso Pierazzi, ribadisce la propria posizione: chiusura della discarica di Podere Rota e attuazione di un'economia circolare.
"A livello nazionale la legge parla chiaro, la gerarchia per la gestione dei rifiuti è: prevenzione della produzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, recupero di altro tipo (es.energetico), smaltimento. Risulta impossibile fraintendere come lo smaltimento in discarica dovrebbe essere la forma residuale del ciclo di gestione dei rifiuti a seguito di una corretta prevenzione. Prevenzione che a San Giovanni Valdarno negli ultimi decenni nessuno ha mai attuato. Andando anche contro le disposizioni di legge visto che proprio ad aprile tramite un Decreto del Ministero dell’Ambiente si sono ricordati i criteri per la realizzazione da parte dei comuni di sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti dalle utenze al servizio pubblico. Unico metodo che incentiverebbe la diminuzione dei rifiuti prodotti e quindi la chiusura di numerose discariche o di inceneritori".
"Ma se leggiamo i media locali in questi giorni sembra che nessuno dei politici sangiovannesi conosca tutto questo visto che continuamente illudono i cittadini sulla chiusura probabile nel 2021 a fronte di nessuna gestione dei rifiuti stessi. Peccato che nessuno ricordi come negli anni ’90 per la discarica di Terranuova si prevedesse un piano di smaltimento di fanghi industriali solo del valdarno e che solo successivamente si iniziò a parlare di ampliamento segnando per sempre il suo destino. Un destino che oggi quegli stessi politici vogliono cambiare omettendo di ricordare il loro silenzio/assenso in quel periodo".
Il consigliere pentastellato continua: "È del 6 maggio 1996 la lettera che l’allora sindaco Gennaro Lo Santo inviò a tutti i sangiovannesi dove spiegava in modo drammatico la situazione che si prospettava a seguito di un decreto che regionalizzava la discarica di Podere Rota. L’unico che si oppose, pagando il suo impegno nel momento che fu deciso il suo successore. Solo negli ultimi 5 anni c’è stata una reazione, seppur tardiva, dei politici locali al fallimento del sistema rifiuti toscano. Anche se troviamo l’inversione di tendenza poco credibile visto che nel dicembre 2010 tutta la maggioranza sangiovannese votò a favore della convenzione “economica” tra i comuni di san Giovanni e Terranuova sul disagio ambientale".
"Non ricordiamo che i media locali del periodo riportino presunte battaglie di quella maggioranza contro ampliamenti o chiusure di Podere Rota o su un riconoscimento economico da dover rifiutare. Infatti quello che più ci addolora è la propaganda continua sui puzzi della discarica, quando invece va cambiato tutto un sistema di dubbia efficacia e efficienza, ma ancor peggio dimenticandosi con troppa facilità che i problemi odorigeni sono anche da tutt’altra parte a San Giovanni e anche lì si dovrebbe attuare una campagna di sensibilizzazione pari se non maggiore atta a debellare un disagio ormai trentennale. Per questo il Movimento 5 stelle di San Giovanni condanna la continua illusione che si tenta di trasmettere facendo credere che la chiusura dell’impianto possa avvenire senza suggerire proposte o programmi che ne possono realmente sancire il suo fermo definitivo".
Nell’ultimo consiglio comunale il consigliere Tommaso Pierazzi ha chiesto un impegno deciso alla Giunta sangiovannese. "Nel 2014 la Regione Toscana con una sua delibera così si pronunciava 'Se oggi 14 discariche sono alimentate annualmente da circa 1 milione di t/a di rifiuti urbani, al 2020 le 350.000 t/a previste dal piano potranno alimentarne un volume complessivo inferiore di circa un terzo degli attuali volumi. Questo consentirà quindi di attuare una radicale razionalizzazione impiantistica che tenga operative solo poche maggiori discariche, quelle che ad oggi presentano le maggiori capacità residue'. Peccato che il Presidente Rossi nella sua missiva si sia dimenticato della promessa politica fatta ammettendo così il fallimento toscano della sua Giunta in tema di rifiuti e impianti".
M5S conclude: "Quello che ci auspichiamo è che su un tema così importante si abbassi velocemente i toni da propaganda, inutili per la soluzione del problema, e si smetta di illudere i cittadini quando nessuno può dichiararsi 'senza peccato' per il danno che ogni giorno subiamo a San Giovanni".