L’assessore regionale Monia Monni sta predisponendo un’ordinanza regionale per predisporre un piano di caratterizzazione della discarica di Podere Rota e accelerare così gli interventi necessari per la bonifica del sito. L’assessore ha anche aggiunto che l’atto produrrà conseguenze sul procedimento autorizzativo per l’ampliamento della discarica per rifiuti speciali non pericolosi richiesto da Csai. In merito esprime soddisfazione il sindaco di San Giovanni Valentina Vadi.
Dopo le risultanze dei due rapporti di ispezione ambientale da parte di Arpat (per gli anni 2019 e 2020) dove viene rilevata una potenziale contaminazione delle acque sotterranee, il sindaco Vadi, infatti, da mesi ormai richiedeva la sospensione e l’archiviazione del Paur per dar spazio alla procedura di bonifica con indagini, saggi, campionature e rilievi del terreno, fondamentali per definire la situazione e tutelare la salute pubblica.
“E’ una decisione importante quella assunta dalla Regione Toscana e comunicata ieri dall’assessore all’ambiente, Monia Monni – commenta il sindaco Vadi – che ha dichiarato che sarà emessa un’ordinanza nei riguardi del gestore dell’impianto di Podere Rota, Csai, affinché venga predisposto un piano di caratterizzazione e siano definiti gli interventi necessari per la bonifica del sito. Finalmente dopo molti mesi, dopo due Ria di Arpat Arezzo che delineavano una situazione di criticità perdurante con superamento di Csc soprattutto nelle acque sotterranee, dopo che il procedimento per l’individuazione del responsabile della potenziale contaminazione delle acque sotterranee era stato avviato e sospeso dal settore bonifiche della Regione, finalmente arriva la notizia che stavamo aspettando. La Regione, in attuazione del Decreto Legislativo 152 del 2006 (Codice dell’ambiente), art. 244 comma 2, come amministrazione competente procederà ad emettere diffida con ordinanza motivata nei riguardi del responsabile della potenziale contaminazione del sito della discarica di Podere Rota perché provveda alle operazioni di bonifica. Questo è quanto ha richiesto Arpat Arezzo nella sua documentazione nel corso del 2021, questo abbiamo chiesto anche noi per molti mesi, fino ad inoltrare, il 28 giugno 2021, come Comune di San Giovanni Valdarno, una diffida alla Regione Toscana perché procedesse all’emissione di tale ordinanza, esistendone tutti i presupposti normativi.
Ora finalmente, anche a seguito di approfondimenti e valutazioni di natura tecnica e della consulenza tecnica pervenuta dalla Procura, l’assessorato regionale ha deciso di intraprendere questa strada, dimostrando di condividere le preoccupazioni che noi manifestiamo da parecchi mesi, ponendo la tutela dell’ambiente al primo posto”.
L’assessore regionale Monni ha anche anticipato che l’ordinanza avrà delle conseguenze anche sul Paur, il procedimento autorizzativo di ampliamento della discarica.
“E questa è l’altra notizia importante legata alla comunicazione di ieri – continua il sindaco Valentina Vadi – La convocazione della prima Conferenza dei servizi relativa al progetto di ampliamento della discarica di Podere Rota per rifiuti speciali non pericolosi, già rimandata molte volte (almeno quattro) negli ultimi mesi, è convocata per il 23 febbraio prossimo, ma immagino che subirà un ulteriore rinvio a seguito delle novità intervenute nelle ultime ore. Attendo il testo dell’ordinanza per comprenderne più precisamente i dettagli, ma, sicuramente – conclude il sindaco di San Giovanni Valdarno – la strada intrapresa dalla Regione Toscana dopo tanti mesi è quella che noi indicavamo oltre un anno fa, a tutela della salute pubblica e a garanzia dei diritti delle comunità locali”.