Ancora polemiche sull’evento di una discoteca fiorentina all’interno di Sammezzano, sabato notte. Valentina Vadi, consigliera regionale Pd, ricorda che la mozione approvata in II Commissione: “Chiede di istituire un tavolo per monitorare futuro della struttura”
Non si placano le critiche all'evento che sabato notte è stato ospitato all'interno del Castello di Sammezzano. Un party privato a tema circense, curato da una discoteca fiorentina, e riservato a invitati selezionati. Fra musica e spettacoli dal vivo, l'evento ha iniziato a suscitare polemiche ieri, quando si sono diffuse le foto dei partecipanti.
Oggi sull'accaduto arriva anche l'intervento della consigliera regionale del Pd, Valentina Vadi. "Il castello di Sammezzano non è un discopub, è luogo da tutelare e valorizzare. Non entro nel merito di come adibire a feste proprietà private che, a seguito delle dovute autorizzazioni, è bene si svolgano dove gli addetti ai lavori ritengono più opportuno, però, su quanto accaduto lo scorso fine settimana nel castello voluto da Ximenes D’Aragona non possiamo far finta di niente. Trasformarlo, anche se per una notte, in una discoteca pare un’esagerazione".
Sulla scia delle numerose critiche arrivate in particolare sul web, anche la consigliera ribadisce: "Esistono tanti modi per aprirlo al pubblico: iniziative culturali, convegni, occasioni di divertimento, tutto senza esporlo a rischio danneggiamenti". Poi ricorda l'approvazione di un documento in Commissione Consiliare che punta all'apertura di un "tavolo interistituzionale costituito da Regione, Comune con la partecipazione dell’attuale o della futura proprietà. Questo potrebbe essere il luogo idoneo per avviare una discussione sull’utilizzo dell’immobile che, ferma restando l’autonomia che si deve a un soggetto privato, ne salvaguardi il valore storico, architettonico, culturale".
"Insieme alla collega Fiammetta Capirossi – conclude Vadi – abbiamo portato la discussione sul futuro della struttura in Consiglio regionale e all’attenzione della Giunta. Vogliamo garantirne, al di là di quella che sarà la futura proprietà, accessibilità pubblica, difesa del parco e delle bellezze circostanti. L’obiettivo è di restituirgli la vocazione e lo spirito che merita, affinché sia conosciuto, vissuto, protetto. L’auspicio è che l’amministrazione regionale possa trovare strumenti efficaci per sollecitare un utilizzo più opportuno di luoghi come questo. Non ho nulla contro le discoteche: ma ci sono luoghi adatti ad ospitarle, altri molto meno. È bene rifletterci, e non mettere tutto sullo stesso piano, i beni artistici e architettonici come il castello di Sammezzano devono essere preservati".