Dopo il crollo parziale del tetto, l’amministrazione comunale ha emesso un’ordinanza a carico del privato proprietario, per via della presenza di amianto. Per ora nessun lavoro: e M5S chiede che a questo punto sia proprio il comune a intervenire, visto il rischio per la pubblica salute
È avvenuto lo scorso 12 dicembre il parziale crollo della copertura che ha riportato alla cronaca l'ex Teatro Impero di Montevarchi. L'edificio di via Pascoli, di proprietà privata (la vendita al comune ipotizzata dalle precedenti amministrazioni per intervenire con fondi Piuss non è mai stata infatti concretizzata) è in disuso dagli anni '90 e ormai in stato di abbandono: senza manutenzione il tetto crolla, e la presenza di amianto torna a far preoccupare.
Pochi giorni dopo, l'amministrazione comunale emette un'ordinanza che impone alla proprietà di intervenire per la pubblica incolumità. Non è la prima ordinanza del genere, che viene emessa nel corso degli anni. Per il momento, però, nessun intervento è partito: ed è per questo che ora il Movimento 5 Stelle chiede al comune di intervenire in prima persona.
"Essendo crollata e costituita da amianto, mette a serio rischio la salute di tutti i cittadini di Montevarchi, rendendo necessario un intervento da parte del comune, atto a mettere in sicurezza la copertura rimuovendo tutto il materiale e stabilizzando la situazione. Purtroppo nonostante la salute dei cittadini debba essere tutelata, in ogni modo e mezzo dal comune e che la figura del sindaco sia il principale responsabile della salute pubblica , cosa sta facendo questa amministrazione? Ha emanato un'ordinanza, dove intima ai proprietari dell'immobile di rimuovere e mettere in sicurezza la copertura, pena sanzioni amministrative", si legge in una nota.
"Non solo: l'amministrazione ordina inoltre ai confinanti di non utilizzare un loro spazio adiacente perché vi è il rischio di ulteriori crolli della copertura. Nelle vicinanze, oltretutto – commenta M5S – vi risiedono strutture sensibili come una scuola materna, attività commerciali e numerose residenze private. Non sarebbe quindi più saggio ed intelligente, da parte dell'amministrazione, procedere alla messa in sicurezza del sito immediatamente, in virtù dell'emergenza sanitaria, tutelando la salute di tutti i cittadini e successivamente recuperare la spesa dai proprietari? Rimaniamo basiti su come sempre la salute dei cittadini conti veramente poco per questa amministrazione".