14, Novembre, 2024

Ex Impero: torna a parlare la proprietà. “Nessuna Amministrazione ha mai avuto davvero la volontà di prenderlo”

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Il dibattito che si è scatenato in questi giorni ha visto contrapposti l’ex sindaco Grasso e l’attuale Amministrazione. “Ma è uno scarico di responsabilità che non può lasciarci come spettatori in silenzio”, spiegano i proprietari della società Il Gelsomino

"Non possiamo assistere in silenzio al dibattito sull'ex Impero, che si è trasformato in uno scarico di responsabilità". È per questo motivo che i soci della società Il Gelsomino, proprietaria del Teatro di via Pascoli a Montevarchi, sono tornati a parlare, a quasi un anno di distanza dal loro primo intervento pubblico (qui l'intervista dello scorso anno). 

"In questi giorni abbiamo letto e ascoltato una serie di interventi sia del sindaco Chiassai Martini, che del suo predecessore Grasso. A noi è sembrato un rimpallo di responsabilità che finisce per imputare alla proprietà, cioè a noi, tutte le colpe. Non è così, e lo neghiamo con forza: le colpe di questa situazione non sono, solo e sempre, della proprietà. Anzi: noi ci siamo sempre messi a disposizione delle Amministrazioni comunali, con un dialogo aperto e con disponibilità, senza mai porci in maniera arrogante". 

L'intera vicenda, riassumendo, nasce nel 2008 con l'acquisto dell'ex Impero, attraverso un mutuo acceso della società Il Gelsomino nata di proposito: la struttura è però destinata a passare, nel giro di pochi anni, al Comune di Montevarchi che infatti, con Valentini sindaco, la presenta fra i progetti portanti del Piuss (e ottiene un finanziamento da 6 milioni di euro, poi decaduti). In cambio, la società Il Gelsomino avrebbe ottenuto l'equivalente di volumetrie in Slu da far atterrare su terreni di sua proprietà. Ma il passaggio non è mai avvenuto: l'Impero è rimasto alla società, che non ha mai ottenuto la Slu e i soci si sono visti pignorare i terreni e tutti i beni, impossibilitati a pagare il mutuo. 

"Quello che è emerso – commentano oggi – è un totale disinteresse per l'Impero da parte delle ultime Amministrazioni. Non c'è mai stata una vera volontà a prendere possesso dell'edificio, nonostante i ripetuti solleciti arrivati sia da parte nostra, sia da parte della Regione Toscana che negli anni ha scritto al comune, invitandolo a completare l'operazione proprio per non perdere i fondi del Piuss. Da parte nostra, abbiamo mandato numerose lettere, ribadendo come ci fossero tutte le condizioni affinché il comune entrasse in possesso dell'Impero: ma sempre invano".

"E pensare – è il commento amaro – che nelle delibere di Giunta del 2011 l'operazione del Teatro Impero veniva definita addirittura "essenziale", "necessaria e indispensabile". Guardate invece come è andata a finire: nessuno, da allora in poi, ha avuto davvero la volontà di prenderlo, al di là di quello che raccontano ai cittadini. Questo va detto". 

Su alcuni punti specifici, infine, arrivano delle precisazioni: "Prima di tutto, non è vero che il Comune non ha potuto entrare in possesso dell'ex Impero perché i terreni su cui dovevano atterrare le volumetrie di Slu erano già pignorate: dal 2009, anno in cui c'è stato l'ok al finanziamento del Piuss e quindi lo sblocco dei fondi della Regione, il pignoramento sui nostri terreni è avvenuto solo nel 2015. Ci sono stati tanti anni in cui l'Amministrazione non ha fatto nulla, ed era principalmente quella del sindaco Grasso. Non è vero nemmeno che noi dobbiamo acquisire la Slu per poter completare il passaggio dell'Impero al comune: è vero semmai il contrario, cioè il Comune deve prendere il Teatro, così come previsto dagli accordi, e solo dopo la proprietà otterrà la Slu. Ma il Comune non lo ha mai fatto". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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