23, Dicembre, 2024

Cassa di espansione sul Trove, partono i saggi archeologici

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La vasca di laminazione sul torrente Trove, a Badia Agnano, al confine fra Bucine e Pergine, è uno degli interventi indispensabili per la messa in sicurezza idrogeologica del territorio. Prima di procedere ai lavori, però, la Soprintendenza ha ordinato una serie di saggi archeologici: ora questi interventi sono stati affidati

Partiranno nei prossimi giorni, i saggi archeologici sul terreno destinato ad ospitare la cassa d'espansione sul torrente Trove. Passo necessario, perché richiesto dalla Soprintendenza, dopo mesi di attesa ora potrà essere sbloccato: la Provincia, dopo il via libera, ha infatti affidato i lavori di esecuzione dei saggi archeologici, per un importo di 35mila euro. 

Il progetto della vasca di laminazione della Trove, nei pressi di Badia Agnano e al confine fra il comune di Bucine e quello di Pergine, è una delle opere indispensabili per la messa in sicurezza idrogeologica del territorio della Valdambra. La Trove è un affluente dell'Ambra, ed è uno dei corsi d'acqua più a rischio della zona. 

Il progetto, a marzo 2013, in fase di verifica di assoggettabilità, ha ricevuto alcune osservazioni tra cui quella della Soprintendenza Archeologica che ha richiesto di integrare gli elaborati progettuali con la relazione archeologica preliminare. A gennaio di quest'anno il primo sopralluogo della Soprintendenza, che ha richiesto una serie di sondaggi. E già a marzo la Provincia di Arezzo aveva presentato il progetto dei saggi, anche se si è dovuto attendere agosto per l'autorizzazione alla loro esecuzione da parte della Soprintendenza. 

Ora, dunque, la procedura prende ufficialmente il via. La Provincia ha individuato l'archeologo responsabile per l'esecuzione dei saggi e ha affidato i lavori ad una ditta iscritta all'Albo delle imprese dell'ente. Una volta eseguiti i saggi e presentati alla Soprintendenza, se non ci saranno nulla osta si potrà procedere finalmente ad appaltare i lavori per la cassa d'espansione. Per un importo previsto di circa 3 milioni di euro. 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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