Ieri al tavolo regionale l’azienda si è detta non disponibile a prolungare la Cassa integrazione. Il segretario della Fim Cisl spiega: “Nel capitolo più complesso di Jindal Piombino e dell’acciaio in Toscana si potrebbe trovare una soluzione. Quel prolungamento serve”
Ha spiazzato i rappresentanti sindacali, la posizione espressa ieri da Bekaert al tavolo regionale: l'azienda infatti non è disponibile a prolungare ulteriormente la cassa integrazione per gli oltre cento lavoratori rimasti in vertenza. “Bekaert – commenta Alessandro Beccastrini, segretario generale della Fim Cisl Toscana – non cambia la propria posizione e continua a negare a 115 famiglie la possibilità, a costo zero per l’azienda vista la normativa per covid, di altre 12 settimane di cassa integrazione. Un passaggio fondamentale per dare un futuro a questi lavoratori.”
“L'allungamento – spiega Beccastrini – è fondamentale non solo per dare reddito in questo difficile periodo alle famiglie dei lavoratori, ma anche per permettere al nuovo governo di riprendere in mano una vertenza che era ad un passo dalla soluzione. All'interno del capitolo più complesso di Jindal Piombino e dell'acciaio in Toscana – rivela il segretario Fim – c'è infatti ancora la possibilità di trovare uno spazio è una soluzione per questa significativa vertenza.”