25, Novembre, 2024

Allarme sicurezza sui treni, ma intanto il Governo programma tagli alla Polfer. “Destinato alla soppressione il presidio di San Giovanni”

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Il grido d’allarme della Fit-Cisl: “Aumentano gli episodi di violenza e le aggressioni ai capitreno,ma il piano di riorganizzazione predisposto dal Governo per la Polizia Ferroviaria è assolutamente incoerente: prevede tagli sostanziali ai presidi Polfer”. San Giovanni finisce nella lista nera

Sarebbero due i presidi Polfer della Toscana destinati alla soppressione: Livorno San Marco e San Giovanni Valdarno. Il tutto in un piano di riorganizzazione della Polizia Ferroviaria che prevede non solo queste cancellazioni, ma anche la sostituzione degli agenti, in moltre altre stazioni, con un campanello con il quale chiamare aiuto, in caso di bisogno. 

"Un piano completamente incoerente con quello che la cronaca ci racconta ogni giorno: violenze e aggressioni in costante aumento a bordo dei treni regionali e ai danni di viaggiatori ma soprattutto capitreno". La denuncia arriva da Stefano Boni, segretario generale della Fit-Cisl Toscana, “perplesso e preoccupato” per queste scelte.

Per questo il sindacato lancia un appello ai sindaci: "Invitiamo gli Enti locali a mettere in campo tutte le azioni possibili per scongiurare le chiusure dei presidi Polfer e per un maggiore controllo del territorio, a tutela dei lavoratori e di tutti i viaggiatori". Boni esprime poi "la solidarietà del sindacato a tutti i colleghi vittime di episodi di violenza mentre svolgevano il loro lavoro". 

Nelle ultime settimane gli episodi di violenza sui treni hanno toccato anche il Valdarno. E comunque, spiega il sindacato, sono in crescita a livello regionale: "Sono tantissimi gli episodi che si sono verificati in questi mesi. Alcuni dati diffusi dalla Polfer parlano di circa 160 furti in stazione e di circa 250 a bordo del treno nei primi sette mesi del 2014 in Toscana. E nelle statistiche finiscono solo gli episodi più gravi. Sui treni, sugli autobus, nelle stazioni, succede di tutto: dagli insulti alle spinte, fino alle risse. Il tema della sicurezza diventa prioritario e non riguarda solo il personale in servizio, ma gli stessi viaggiatori, che spesso sono esposti a situazioni incresciose sia sui mezzi di trasporto che nelle stazioni". 

Eppure il Governo starebbe programmando ulteriori tagli, proprio a quei (pochi) presidi di Polizia Ferroviaria attivi nelle stazioni. Quello di San Giovanni finisce subito nella lista nera: e a dire la verità non è nemmeno una novità. Da mesi si prospetta questa ipotesi, tanto che anche il Consiglio comunale aveva preso posizione contro la chiusura della Polfer. Secondo la Fit-Cisl, però, il piano sarebbe piuttosto concreto. 

"Di fronte ad un aumento dei crimini – commenta Boni – si mettono in discussione i posti di presidio della Polfer, che invece andrebbero potenziati. Appare assolutamente fuori luogo trasformare in semplici ‘punti d’appoggio’ (campanelli da suonare, appunto, in caso di bisogno) i presidi Polfer di Pistoia, Pontassieve, Siena, Massa Carrara, Campiglia Marittima; e ancora, declassare quello di Prato e cancellare del tutto quelli di Livorno San Marco e San Giovanni Valdarno".

"Così, demandando tutto al presidio di Firenze, si lasciano centinaia di chilometri ferroviari senza una protezione reale. In questo contesto – conclude il sindacato – le nostre perplessità e preoccupazioni non possono che aumentare". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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