Sono arrivate da tutta Italia le “Vittime del Salva-banche” per protestare a Laterina, paese del ministro Maria Elena Boschi e del padre Pier Luigi, ex vicepresidente di Banca Etruria. Prima il tentativo di arrivare sotto casa dei Boschi, poi il corteo fino al centro storico
Sono arrivati fin sotto casa dei Boschi, una parte dei manifestanti delle Vittime del Salva Banche confluiti stamani a Laterina per la manifestazione: spiazzando tutti, perché in realtà l'autorizzazione era soltanto per la centrale piazza della Repubblica, dove erano presenti giornalisti e forze dell'ordine. Un tentativo di manifestare sotto le finestre di casa di Pier Luigi Boschi, padre del ministro Maria Elena e ex vicepresidente di Banca Etruria.
Gruppo di manifestanti che raggiunge l'abitazione dei Boschi
Gli uomini delle forze dell'ordine sono intervenuti per impedire la prosecuzione della manifestazione in quell'area, perché l'autorizzazione era valida solo per piazza della Repubblica. E così il corteo, composto da oltre 150 risparmiatori, arrivati da ogni angolo della Toscana (Empoli, Cecina, Pistoia, e naturalmente Arezzo; e anche da fuori regione, da Bologna, dalle Marche e persino dalla Calabria) si è diretto verso il centro storico di Laterina.
Le richieste dei risparmiatori sono quelle che fin dall'inizio li hanno spinti ad organizzarsi in associazione: "Ci siamo sentiti derubati, in una notte, quell'ormai famigerato 22 novembre, il Governo ci ha cancellato ogni risparmio. Sono passati quattro mesi, e ancora oggi nessuno ha fatto nulla per rimborsarci. Abbiamo sentito tante promesse, ma nulla di concreto. Siamo arrabbiati".
Dopo il corteo per salire fino nel centro di Laterina, in piazza della Repubblica si concentra la manifestazione: qui si alternano gli interventi dei manifestanti, armati di cartelli, fischietti, megafoni. Al grido di "Vergogna" tornano le accuse al Governo Renzi: "Il primo che ha messo le mani nei risparmi degli italiani", accusano. "Uno Stato che ci ha devastato e poi ci fa passare per i colpevoli, per speculatori. Ha salvato le banche invece di noi risparmiatori".
"Eravamo completamente inconsapevoli di quello che avevamo sottoscritto e ci siamo fidati", raccontano. "Hanno fatto firmare anche mia mamma, di 91 anni", testimonia un manifestante. "Se i dipendenti sapevano qual era il rischio, perché non ce l'hanno spiegato?".
La protesta pacifica si è conclusa poco dopo mezzogiorno con il saluto anche del parroco don Mario, uscito dalla chiesa al termine della celebrazione della messa domenicale. I manifestanti, dopo aver spiegato di aver scritto anche a Papa Francesco, hanno chiesto il sostegno del sacerdote.