21, Novembre, 2024

Podere Rota, Pierazzi (M5S): “La Regione Toscana faccia capire che sta dalla parte dei cittadini. Si proceda con la bonifica”

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Podere Rota: a pochi giorni dalla conferenza dei servizi prevista per il 23 febbraio il co nsigliere comunale di San Giovanni, Tommaso Pierazzi, ribadisce la propria contrarietà all’ampliamento della discarica per rifiuti speciali.

“Il progetto, che riguardava rifiuti speciali non pericolosi, fu presentato alla Regione Toscana da Csai nell’ottobre del 2020, mentre l’apertura del Paur risale al 21 gennaio 2021, ormai due anni fa. Un progetto che ha visto fin da subito il Movimento 5 Stelle battersi perché non sussistevano le condizioni per la sua realizzazione. C’è una vallata intera che ha subito per anni decisioni politiche scellerate con ricadute negative in termini ambientali ed economici su tutto il territorio, soprattutto sul comune di San Giovanni Valdarno – ribadisce il capo gruppo M5S Tommaso Pierazzi – Si parla di una zona che ha visto in trent’anni triplicare i volumi disponibili per il conferimento dei rifiuti urbani senza mai raccontare la verità e cioè che eravamo già ampiamente sopra la autosufficienza impiantistica. L’inchiesta pubblica – prosegue Tommaso Pierazzi – che ci ha visto in prima linea insieme alla Giunta Sangiovannese, ha permesso di portare alle cronache regionali il disagio di un’intera vallata. Inchiesta Pubblica che ha avuto il risultato di far avviare ulteriori indagini che hanno di fatto bloccato la procedura fino ai giorni d’oggi”.

“Come movimento 5 stelle sangiovannese in questi anni abbiamo prodotto diversi atti trasmessi ai consiglieri regionali e presentati in Regione contribuendo alla chiusura della discarica per i rifiuti urbani. Infatti se oggi possiamo dichiarare la discarica chiusa ai rifiuti urbani è anche grazie alla nostra continua e incessante battaglia. I primi ad averla portata in consiglio regionale toscano. La Regione Toscana adesso batta un colpo e faccia capire che sta dalla parte dei cittadini. Si proceda con la bonifica dell’area e si smetta di chiedere nuovi siti inquinanti”.

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